Il Dolcetto "Costa Fiore" è un vino rosso fresco e leggero affinato in acciaio per circa un anno. Al naso regala note di frutta matura, accompagnate da sensazioni speziate e sfumature esotiche. In bocca è pulito, compatto, coerente con l'olfatto e con tannini ben presenti
Il Dolcetto di Diano d’Alba “Sorì Costa Fiore” di Claudio Alario nasce a Diano d’Alba nel cuore delle Langhe piemontesi, patrimonio UNESCO e patria di rossi dalla qualità sopraffina. La cantina è a conduzione famigliare ed è stata fondata agli inizi del secolo scorso. Da tre generazioni la passione e l’arte della vinificazione sono stati tramandati, affinché la raffinatezza dei prodotti sopravvivesse nel tempo. Nel 1988 Claudio fa tesoro delle nozioni apprese all’Istituto Superiore di Agraria e decide di sperimentare nuove tecniche di vinificazione e imbottigliamento. L’obiettivo quotidiano è che la qualità sia sempre migliorata e perfezionata nel rispetto della natura e dell’ecosistema circostante i vigneti.
Le uve Dolcetto in purezza del Dolcetto di Diano d’Alba “Sorì Costa Fiore” di Claudio Alario crescono nel territorio di Diano d’Alba; le piante hanno un’età compresa tra i 20 e i 50 anni e hanno tutte esposizione a sud, condizione ideale per garantire ottima maturazione dei grappoli. Il clima è caratterizzato da estati calde e afose ed inverni freddi, spesso interessati da fenomeni nevosi e gelate all’inizio della primavera. I terreni sono per lo più composti da argilla e calcare per vini strutturati dal carattere deciso. La vendemmia è manuale e inizia più o meno a metà settembre. In cantina la fermentazione alcolica è in acciaio, dove anche affina per un anno; nessuna filtrazione viene applicata al momento dell’imbottigliamento.
Il Dolcetto di Diano d’Alba “Sorì Costa Fiore” di Claudio Alario si presenta nel calice di un rosso rubino intenso con riflessi violacei. Il bouquet di profumi è ampio, pieno e intenso e ricorda la frutta a polpa rossa matura e note di frutta esotica come il mango e la papaya; al palato si rivela morbido, elegante e appagante con un tannino opportunamente integrato nella struttura generale. Si abbina perfettamente a piatti della tradizione culinari piemontese come ravioli ripieni di carne, tagli di carne rossa cucinata alla griglia e cacciagione locale. Ideale per essere consumato in occasione serate romantiche davanti a un camino accesso durante serate nevose, per degustare la passione e la storia della viticoltura piemontese, assaggiandone sapori autentici.
Rosso rubino con riflessi violacei
Fruttato e floreale, con note esotiche e speziate
Compatto, pulito, coerente con il naso e con tannini vivaci