Il Dolcetto d'Alba di Mario Marengo è un ritratto fedele di pura quotidianità piemontese, direttamente dalle Langhe. Realizzato come vuole la tradizione da un vigneron autentico, viene vinificato solo in tini di acciaio. Al naso profuma di violetta e fiori di campo con contorni di mandorla pelata e lievi spezie leggere. Sorso fresco e agile, gastronomico e territoriale con chiusura di frutta secca
Il Dolcetto d’Alba targato Mario Marengo esprime la sua anima da langarolo in tutta la sua disarmante semplicità beverina. Come da tradizione nel suo territorio natìo tra Asti e Cuneo, il Dolcetto è sempre stato il vino da pasto per eccellenza. Col passare degli anni la qualità si è alzata e ne abbiamo la perfetta dimostrazione con questa bottiglia. Mario Marengo coltiva sette ettari sulle colline di La Morra, in provincia di Cuneo, seguendo quanto gli è stato insegnato da suo padre, e a sua volta dalle generazioni precedenti, indietro fino a inizio 900. Praticità ed essenza sono dei capisaldi in cantina, dove si sta mettendo in atto una profonda analisi dei suoli per poter migliorare sulla qualità delle uve.
Mario Marengo Dolcetto d’Alba contiene solo uve Dolcetto, provenienti dai vigneti di Castiglione Falletto, dove si hanno suoli prevalentemente argillosi con alcuni strati calcarei. Le piante sono tutte allevate seguendo il concetto di lotta integrata, con il minor intervento possibile e l’utilizzo di rame e zolfo per i trattamenti. La fermentazione avviene in contenitori di acciaio inox a temperatura costantemente controllata. In acciaio si svolge anche l’affinamento, che dura 10 mesi.
Il vino Dolcetto d’Alba di Mario Marengo è dotato di un colore rosso rubino che contiene delle venatura violacee. Dal calice arrivano effluvi freschi e tonificanti, come le note di violetta e fiori di campo, con toni più pieni di frutti rossi succosi e maturi, alternati a sbuffi di erbe aromatiche. Si percepisce anche un po’ della dolcezza della mandorla, che va a comporre un quadro olfattivo interessante. In bocca si comprende da subito l’immediatezza e la bevibilità, con qualità dissetanti e avvolgenti molto piacevoli. La trama tannica è lieve e leggera, non andando a inficiare la freschezza che rimanda. Questo vino è piacevole e facile, un succo piemontese a cui è difficile dire di no.
Rosso rubino con trame violacee
Violetta fresca e fiori di campo, erbe aromatiche e frutti rossi succosi, echi di mandorla sul finale
Decisa freschezza e bevibilità, lieve tannicità, avvolgente e piacevolmente dissetante