Il Dolcetto "Pradurent" è un vino rosso molto tipico e territoriale, dotato di buona intensità, affinato in vecchie barrique per 10 mesi. I profumi sono pieni, avvolgenti e delicati, con note di frutti di bosco, rose e legno di sandalo Il sorso è ricco e fresco, dai tannini piacevoli e vivaci
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Il Dolcetto di Diano d'Alba “Sorì Pradurent” è una vera e propria eccellenza del territorio da cui ha origine. Claudio Alario, cantina che può vantare una lunga tradizione nella realizzazione di ottimi vini piemontesi, ha deciso di cimentarsi con questa denominazione portando il vitigno Dolcetto, da sempre associato alle tradizioni contadine più popolari e considerato come un vino semplice, a un livello di qualità sublime, riconosciutogli peraltro negli anni dalla più rilevante critica nazionale. Siamo di fronte a una bottiglia forte e corposa, che scorre al palato con linearità grazie a un tannino sapientemente dosato. Un’etichetta assolutamente da provare per gustare il lato più aristocratico del Dolcetto.
Questo Dolcetto “Sorì Pradurent” ha origine dalle uve di un vitigno a bacca rossa largamente presente in tutto il territorio piemontese, il Dolcetto. La cantina Claudio Alario lo coltiva nei pressi del comune di Diano d’Alba con il sistema del guyot in vigneti la cui età si aggira intorno ai 10 anni. La vendemmia si svolge a metà del mese di Settembre, e gli acini selezionati dalla diraspatura dei grappoli vengono pressati con gentilezza. Il mosto inizia la fermentazione alcolica in rotofermentatori termocondizionati d’acciaio. L’affinamento si svolge per 10 mesi in barrique di terzo passaggio.
Il “Sorì Pradurent” si propone alla vista con un bel colore, che richiama la tonalità del porpora. Vibrante il ventaglio di aromi offerti al naso, che si propagano con un tocco di frutta alternato a sentori di fiori, arricchiti sul finale da nuances terziarie. All’assaggio è di ottimo corpo, pieno e rotondo al palato, con un sorso avvolgente caratterizzato da una trama tannica viva ma mai sopra le righe. Un rosso piemontese targato Claudio Alario che promette grandi soddisfazioni in tavola, come certificato dagli ottimi punteggi ottenuti nel corso del tempo sulle più importanti guide di settore italiane.
Rosso porpora intenso
Fresco, fruttato e floreale, con delicate note di frutti di bosco, legno di sandalo e rose
Ricco, avvolgente e molto fresco, con tannini vivaci ma ben integrati