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Falerno

Il Falerno è un vino campano di grande pregio, la cui storia risale addirittura all'antica Roma, quando era considerato il vino preferito dall'imperatore Augusto. Vino tipico del Casertano, in particolare nei pressi del monte Massico, che dona il nome alla denominazione più nota, il Falerno del Massico. Oggi, grazie ad appassionati produttori locali, il Falerno del Massico sta ritrovando la sua dimensione di pregio, sia come vino bianco che come vino rosso. Un vero figlio della Campania: solo vitigni autoctoni sono ammessi, a bacca rossa per il rosso e a bacca bianca per il bianco. Un vino che riflette appieno il terroir vulcanico dell'area del Massico e che rappresenta una vera eccellenza del patrimonio vitivinicolo italiano. Scopri i migliori Falerno su Callmewine!

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4 -@@-3-Bibenda
2 -@@-1-Gambero Rosso
90 -@@-5-Veronelli
3 -@@-2-Vitae AIS
17,00 
88 -@@-5-Veronelli
94 -@@-11-Luca Maroni
15,50 
93 -@@-7-Robert Parker
26,50 
4 -@@-3-Bibenda
90 -@@-5-Veronelli
2 -@@-1-Gambero Rosso
3 -@@-2-Vitae AIS
24,50 

Il Falerno è un vino campano di grande pregio, la cui storia risale addirittura all'antica Roma, quando era considerato il vino preferito dall'imperatore Augusto. Vino tipico del Casertano, in particolare nei pressi del monte Massico, che dona il nome alla denominazione più nota, il Falerno del Massico. Oggi, grazie ad appassionati produttori locali, il Falerno del Massico sta ritrovando la sua dimensione di pregio, sia come vino bianco che come vino rosso. Un vero figlio della Campania: solo vitigni autoctoni sono ammessi, a bacca rossa per il rosso e a bacca bianca per il bianco. Un vino che riflette appieno il terroir vulcanico dell'area del Massico e che rappresenta una vera eccellenza del patrimonio vitivinicolo italiano. Scopri i migliori Falerno su Callmewine!

Vino Falerno: storia e origini

Il Falerno è un vino campano molto pregiato prodotto con vitigni autoctoni. Questo vino ha una lunga storia che affonda le radici nell'antichità. Si può dire che quella del ‘Falernum’, come lo chiamavano i latini, sia stata una delle prime denominazioni della storia! Era così apprezzato da avere spazi appositi nelle cantine di tutte le taverne e dei nobili; il Falerno era il vino di pregio, una categoria a parte per cui i bevitori dell’Impero erano ben felici di pagare qualche sesterzio in più per poterlo consumare. Inoltre, erano già note le menzioni: il ‘Falernum Opimianum’, proveniente solo da una specifica zona dell’’Ager Falernus’, i campi intorno al Massico, era il vino più desiderato dei tempi, in grado di invecchiare anche decenni! La tecnica prevedeva di esporre le anfore al fumo, così da accelerare la maturazione e, così, rendere il vino estremamente longevo.

Con la caduta dell’Impero Romano, la produzione di vino in Italia cala drasticamente e con essa la conoscenza degli antichi usi. Dal 1989, però, il Falerno ritornò in auge grazie al riconoscimento della DOC Falerno del Massico.

Zone di produzione del Falerno

Il territorio della Campania, in cui viene prodotto il Falerno, è caratterizzato da una grande varietà di paesaggi, che spaziano dalle montagne all'entroterra fino alla costa tirrenica. Questa diversità si riflette anche nelle caratteristiche del Falerno: da espressioni più montane, fresche e fini, nei pressi del monte Massico, fino a versioni più calde e marine vicino al mare. La produzione di Falerno avviene nella vasta area del casertano, tra i comuni di Mondragone, Falciano del Massico, Carinola, Sessa Aurunca e Cellole. In queste aree, i vigneti si trovano a un'altitudine che varia tra i 200 e i 500 metri sul livello del mare, su suoli argillosi e calcarei che conferiscono al vino struttura e complessità di rilievo.

I vini bianchi Falerno sono prodotti esclusivamente con le varietà autoctone della zona, tra cui regna la Falanghina. Se si veste di rosso, invece, il vino Falerno del Massico viene prodotto con una maggioranza di uve Aglianico e una minor parte di uve Piedirosso. Viene ammesso l’uso di uve Primitivo nella denominazione Falerno del massico Primitivo, che deve rappresentare almeno l’85%, con il restante composto da uve locali, con l’aggiunta della Barbera. La sua riscoperta si deve a produttori campani, appassionati ricercatori che hanno investito molto per ‘riesumare’ l’antica tradizione. Tra questi Villa Matilde ha dedicato molte risorse, come anche il professor Luigi Moio.

Vino Falerno: caratteristiche e abbinamenti

Il Falerno bianco presenta colore giallo paglierino intenso, segno della sua natura mediterranea, con accenni di frutta gialla, miele e intriganti fiori d’arancio al naso. Al palato si avvertono caratteristiche tipiche della Falanghina: moderata freschezza, sapidità e grande calore, con una struttura importante nelle versioni più affinate ed invecchiate.
Il vino rosso Falerno è un vero figlio del sud Italia: l’intenso rosso rubino, quasi impenetrabile, presenta una potenza al naso e al palato, dove frutta rossa e nera, macchia mediterranea e spezie come pepe nero aprono la scena al sorso tannico e caloroso. Spesso di elevata gradazione alcolica, viene bilanciato dalla freschezza e dalla sapidità che i suoi terroir sono in grado di donare al vino.

In entrambe le versioni, qualora le uve siano coltivate vicino al mar Tirreno, sono onnipresenti le sensazioni di salsedine che rendono i vini della regione così affascinanti.

Il vino Falerno è quindi estremamente versatile: i Falerno bianchi sono in grado di accompagnare pesce di mare o carni bianche, se invecchiati, mentre i Falerno rossi sono i compagni perfetti della cucina del Sud più ricca, come gli stufati a base di tipico maiale nero Casertano.

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