Malvasia Primosic 2022

Quando ci troviamo di fronte alla Malvasia Istriana di Primosic è come se stessimo scorrendo le pagine di un libro di storia. Da un lato infatti abbiamo un vitigno che si potrebbe definire come la regina della zona, mentre dall’altro incontriamo i protagonisti della tradizione vitivinicola di questo territorio. Considerando che la prima bottiglia del Consorzio Collio porta nell’etichetta il nome Primosic (1967), sta a significare che ci troviamo di fronte ad una vera e propria filosofia di produrre vino. Un percorso enologico che dura da quattro generazioni e che ha sempre creduto ed investito in un territorio e nei suoi vini.

La Malvasia Primosic nasce da vigneti che affondano le proprie radici in un terreno con notevoli dosi di ghiaia e calcare. I grappoli di grandi dimensioni, caratteristica del varietale, una volta raccolti manualmente vengono portati in cantina e vinificati, come da tradizione, in bianco. Dalla fermentazione all’affinamento, l’intero processo produttivo di questa espressione di Malvasia avviene in contenitori di acciaio, il tutto per poter salvaguardare ed esaltare lo spettro aromatico e varietale di questo sensuale vitigno.

La Malvasia Primosic si colora di un luminoso giallo paglierino ed esprime già a primo sguardo tutta la sua vitalità ed esuberanza. Vigorose le note di pesca, albicocca e ananas, mostra poi tutta la sua eleganza e finezza con un ventaglio aromatico floreale che ricorda il geranio e la violetta. Al primo sorso, le note fruttate si ripresentano timide ma definite, chiudendo con un finale che ricorda gli agrumi. Avendo a disposizione un bicchiere di tale complessità e freschezza, bisognerebbe affiancargli un piatto altrettanto strutturato, come ad esempio, un saltimbocca alla romana. Nonostante tutto rimane estremamente godibile anche se bevuto in solitaria o in momenti meditativi.