Il Marsannay Rouge "Trois Terres" di Jean Fournier è un Pinot Nero le cui uve provengono da tre differenti parcelle: Les Grands Vignes, La Charme aux Prêtres e Grasses-Tête. A seguito di una fermentazione alcolica spontanea, il vino viene affinato per 18 mesi in botti di rovere. E' un'etcihetta della Borgogna moderna, dal palato ricco e bilanciato, che si raccoglie un boquet di aromi frutti neri e rossi con sentori speziati dolci di liquirizia e chiodi di garofano
“Trois Terres” è l’interpretazione davvero unica di tre parcelle piuttosto diverse tra loro, sparpagliate sul territorio di Marsannay-la-Côte, per un totale di meno di un ettaro di superficie: Grandes Vignes, Les Grasses-Têtes e La Charme aux Prêtres, le ultime due in fase di promozione al rango di 1er Cru da parte dell’INAO, l’ente francese che sovrintende alle denominazioni di origine. Laurent Fournier, il giovane e abilissimo conduttore del Domaine Jean Fournier, mette mano a vecchie vigne di Pinot Noir con cadenze di maturazioni e caratteristiche di suoli piuttosto varie per realizzare una etichetta esclusiva, capace di sintetizzare il carattere di un intero villaggio, la punta più settentrionale della Côte d’Or. Denominatore comune di tutto il progetto rimane l’emblematica silhouette della torre di Marsannay tracciata su questa etichetta, al pari di tutte le bottiglie del Domaine.
“Trois Terres” Vieilles Vignes sarebbe il nome più corretto per questa produzione del Domaine Jean Fournier: tra i 50 e i 60 anni si situa l’età delle viti che fruttificano per la realizzazione di questo Pinot Noir in purezza. Volendo evidenziare una caratteristica comune alle parcelle del nome si deve menzionare senza dubbio il minerale: Les Grasses-Têtes e La Charme aux Prêtres, perlomeno, sono vigneti caratterizzati da un evidente affioramento dello strato di roccia madre, che lascia ben pochi centimetri a disposizione di un suolo terroso. Le uve di questi appezzamenti vengono raccolte a maturità, con una prima selezione qualitativa operata già in fase di vendemmia, effettuata manualmente. Conferiti rapidamente in cantina, i grappoli vengono diraspati all’80% e fatti fermentare in maniera spontanea, grazie al lavoro dei soli lieviti indigeni. La pressatura delicata avviene in fase di fermentazione e le bucce e la parte dei raspi rimangono in macerazione fino al suo esaurimento. L’affinamento si svolge in botti di rovere, in massima parte nuove, per un periodo di almeno 18 mesi.
Rubino delicato e limpido è l’aspetto del “Trois Terres”: una introduzione precisa della levità di questa realizzazione del Domaine Jean Fournier. Il naso è articolato e dinamico, con profumi che suggeriscono una fresca penombra boschiva: note profonde e scure di frutti di bosco, come mora e mirtillo, unite a sfumature floreali di iris e glicine. In seconda battuta avanzano sentori speziati, pungenti più che dolci, e una ventata di menta selvatica. L’assaggio si rivela elegante con una struttura interessante e un tannino molto fine in delicato equilibrio con la potente freschezza. Il finale è lungo, pulito, con vaghe e saporite note ematiche. Una bottiglia per un desco di classe: vellutata di funghi, aragosta in bellavista.
Rosso rubino con riflessi porpora
Bouquet aromatico di frutti rossi e neri con sentori speziati dolci di liquirizia e chiodi di garofano
Moderno, bilanciato, leggero, pieno