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Il “Neigartèn” è un vino rosso genuino che è prodotto a partire da una antica uva locale prima abbandonata e poi riscoperta negli ultimi anni: il Negrettino. Il vitigno ha rischiato l’estinzione nell’età moderna, quando i vignaioli bolognesi hanno incentrato la produzione sugli adattabili e moderni vitigni internazionali, come Merlot e Cabernet Sauvignon. Gradizzolo, cantina dei colli bolognesi guidata da Antonio Ognibene, è una delle prime realtà emiliane che si è impegnata nel recupero di questo patrimonio regionale, riportando alla luce, grazie anche alla tecniche moderne di vinificazione, uno dei più espressivi e tipici vini della tradizione locale.
Il “Neigertèn” è ottenuto con vecchi metodi di produzione per raccontare al meglio il terroir della zona. Infatti Gradizzolo ha un rispetto particolare per Madre Natura: coltiva la terra alla “vecchia maniera”, nessun diserbante o fertilizzante di sintesi. La pianta cresce pura e sana e in questo modo può esprimere al massimo la terra d’origine. Anche in cantina è vietata ogni forma chimica che può in qualche modo ostacolare la pura e sincera espressione del vino. I lieviti sono esclusivamente indigeni, derivano dalla terra e sono gli stessi che lo accompagnano nella sua crescita e lo trasformano in vino.
Il “Naigartèn” si presenta di color rosso rubino scuro, leggermente velato, con riflessi granati. Il bouquet è di una complessità rustica e intrigante, cresce nel bicchiere in maniera esponenziale. Note di sottobosco e spezie mediterranee fanno da apripista ad una serie di sentori di frutta rossa matura e fiori appassiti. Il sorso è morbido e di grande beva, snello, caratterizzato da tannini vellutati e asciutti. È un vino in grado di esaltare la cucina locale e che sa lasciare il segno.