Il Not di Paraschos è un Pinot Grigio che esprime con carattere e personalità il terroir del Collio. Metà delle uve sono macerate per 10 giorni sulle bucce e la restante parte viene vinificata in bianco, con affinamento finale complessivo in botti di rovere di Slavonia fino a 2 anni. Un'etichetta dal profilo sfaccettato ed evoluto che ha l'ambizione di esprimere la pura naturalità del frutto, senza ricorrere a correzioni o filtri.
Il “Not” di Paraschos è un'interpretazione di Pinot Grigio spiazzante e profonda, che affascina per matura espressività e ricchezza di sfumature. Non sbagliano un colpo i Paraschos, e questa versione di Pinot Grigio è sinceramente una delle più coinvolgenti ed originali che ci sia capitata di assaggiare. L'idea è sempre la stessa, ovvero quella di restituire un terroir leggendario, senza alcun filtro o compromesso, pertanto adottando in vigna un'agricoltura che non preveda l'uso di sostanze chimiche o di sintesi e procedendo allo stesso modo in cantina. Gli affinamenti e le macerazioni sulle bucce, anche per i bianchi, variano a seconda del vino, ma sono atti a donargli profondità e definizione. Bere Not è un’esperienza unica che abbatte sovrastrutture, riedificandole!
Il vino "Not" è ottenuto da uve di Pinot Grigio in purezza, provenienti dal celebre vigneto Slatnik sito a ridosso di Oslavia e San Floriano, con viti che hanno circa 30 anni di età. Se in vigna, come già accennato, l'approccio prevede di non utilizzare alcuna sostanza chimica o di sintesi dal 2003e di vendemmiare manualmente le uve con cernita accurata, in cantina si prosegue con fermentazione alcolica spontanea con lieviti indigeni in botti di rovere. Segue l’affinamento per 24 mesi sempre in tini di rovere di Slavonia, senza che questo subisca chiarifiche o filtrazioni prima dell'imbottigliamento.
Il Pinot Grigio “Not” scende lentamente nel calice con la sua ipnotica veste ambrata, orlata da riflessi rosati. Sin dalla prima olfazione rivela la sua ampiezza e originalità, con richiami che spaziano dal miele di castagno alla frutta secca, dagli agrumi disidratati alle erbe spontanee. I degustatori più attenti potrebbero proseguire decine di minuti, tante sono le suggestioni. All'assaggio il liquido rivela un'insospettabile leggerezza e la sua dinamica gustativa, per quanto confermi l'ampiezza aromatica, è scorrevole e ravvivata da sale e freschezza. Capolavoro.
Giallo ambrato con sfumature rosate
Frutta secca, miele d'acacia, caramello, agrumi canditi e sbuffi minerali
Pungente, elegante, materico e carattere, di pregevole mineralità e incredibile leggerezza