Il Pinot Nero Riserva Mimuet Alois Lageder è un'elegante e delicata espressione del nobile vitigno borgognone proveniente da vigneti situsti nei comuni di Appiano, Cortaccia e Pochi di Salorno. Affina per 12 mesi tra botti di rovere, acciaio e cemento ed esprime un boquet tipico e territoriale, con eleganti profumi di frutti di bosco selvatici, note balsamiche e speziate.
Il Pinot Nero “Mimuet” riporta nel bicchiere la passione e la ricchezza dei frutti della terra altoatesina. La famiglia Lageder dedica a questo vitigno molta attenzione, ben consapevole che il territorio dove si trovano i vigneti offre condizioni ideali per valorizzare il Pinot Nero. Nel dialetto ladino, lingua parlata originariamente nell’Altro Adige, “minuet” significa “secondo i miei gusti”: il lavoro della cantina è infatti volto da un lato allo sviluppo dell’ambiente naturale il più possibile senza interventi chimici in vigna, dall’altro a indirizzare gli sforzi verso un ben preciso profilo del vino.
“Mimuet” Alois Lageder è composto da uve di Pinot Nero provenienti da vigne che si trovano a Missiano e Pochi, tra i rilievi in provincia di Bolzano, a un’altitudine che varia dai 370 ai 520 metri sul livello del mare. I grappoli vengono vendemmiati quando sono ancora croccanti e hanno il corretto grado di acidità. Le vigne sono seguite in modo attento e meticoloso secondo i protocolli biologici e biodinamici. I terreni contengono diversi strati, quelli inferiori ghiaiosi e calcarei di origine morenica, e quelli superiori argillosi. La fermentazione avviene spontaneamente attraverso lieviti indigeni, a seguire l’affinamento di 12 mesi si svolge in parte in cemento, in parte in legno e in parte in acciaio, proprio perché le uve hanno provenienze diverse e ognuna ha caratteristiche particolari che vanno distinte.
Il Pinot Nero “Mimuet” di Lageder è una piacevole sorpresa di freschezza ed esuberanza. Il rosso granato è molto limpido, ricorda l’aria tersa di montagna. Il bouquet olfattivo è ugualmente chiaro e si distinguono sentori di ribes e lamponi, uniti a quelli più nascosti e discreti erbacei e di sottobosco, con un finale speziato che lo rende intrigante. In bocca l’impressione primaria è di fine delicatezza, che attraversa il gusto con sensazioni vellutate, eleganti, in cui i tannini si fanno presenza e assenza allo stesso modo, tanto sono armonizzati e ingentiliti. È spiazzante questo Pinot Nero, perché confonde con le sue note eteree e delicate, ma riporta anche alla terra, al suo odore e alla sua energia.
Rosso granato limpido e lucente
Ribes e lamponi selvatici, spunti balsamici ed erbacei, sfondo di sottobosco e spezie
Delicato ed elegante, con freschezza dinamica e sorso vellutato, dai tannini levigati