Il Ploussard “La Chamade” di Tony Bornard è un vino rosso prodotto con uno dei tipici rossi dello Jura, il Poulsard, vitigno in grado di dare vini fini, profumati e intriganti. Al naso aromi floreali di violetta e geranio accompagnano freschi aromi di frutti di bosco, con lievi accenni di spezie dolci sul finale. In bocca è fine, minerale, dal carattere terroso e piacevolmente ‘funky’, ma di grande finezza. Da provare durante un barbecue
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“La Chamade” è una delle creature di Tony Bornard che viene così perfettamente identificata dal nome con cui è stata battezzata: quella sensazione travolgente di un battito a martello, l’avere il cuore in gola per un’emozione potente, come l’incontro con questo Ploussard di estrema territorialità.
Tony Bornard realizza “La Chamade” vinificando in purezza la varietà a bacca nera emblematica della regione del Jura. Le viti di Ploussard, o Poulsard che dir si voglia, contano età comprese fra i 45 e gli 80 anni, impiantate da selezione massale nel lieu-dit Les Chambines. Siamo nel territorio del villaggio di Pupillin, in cui si radicano le origini della famiglia Bornard, a quote attestate intorno ai 400 metri sul livello del mare e digradanti verso occidente, sul versante del massiccio montuoso che separa la valle della Saone dalla regione svizzera dei laghi Lemano e Neuchatel. Le vigne sono allevate seguendo i protocolli dell’agricoltura biologica, certificata dal 2005 e con l’aggiunta di Ecocert nel 2013, sopra antichi suoli composti di marne rosa. La raccolta si effettua manualmente a più riprese, seguendo l’andamento della maturazione, generalmente in alcuni giorni consecutivi e le uve che giungono in cantina sono completamente diraspate. La fermentazione spontanea ha luogo in foudre da 2.400 litri: la massa viene pigiata e rimontata quotidianamente nel corso di 3 settimane, mentre la macerazione sulle bucce si allunga fino a 1 mese. Dopo la svinatura e la pressatura, l’affinamento è condotto negli stessi tini di rovere per circa 9 mesi e l’imbottigliamento effettuato senza filtrazione, chiarificazione, stabilizzazione, né aggiunta di solfiti.
“La Chamade” di Tony Bornard si palesa all’occhio con un peculiare colore scarico, di sfumatura rosso rubino. Il naso impatta sulle note di frutta rossa, come ciliegia matura, e piccole bacche scure, come mirtillo, che apportano a corredo una ventata floreale molto spiccata di pungente geranio e calorosa violetta. Le sensazioni speziate in chiusura sono tendenzialmente dolci. Il sorso è di una immediatezza sconcertante, di grande aromaticità e finezza salina: con note scure terrose e poi di roccia minerale si allunga in una persistenza armoniosa.
Rosso rubino scarico
Mirtilli e ciliegie, geranio e violetta, spezie dolci
Minerale e terroso, molto beverino, di grande aromaticità, persistenza e finezza