Il "Così è Col Fondo" di Bellenda è un Prosecco di Valdobbiadene fatto secondo il metodo antico che prevede la rifermentazione del vino in bottiglia che avviene nella primavera successiva alla vendemmia con l'aggiunta di parte di mosto della stessa vendemmia. Il naturale deposito dei lieviti nel fondo della bottiglia lo rende al calice lievemente velato e lo arrichisce all'olfatto di sentori più fragranti che ben si affiancano a quelli varietali di mela, lichi e pesca bianca
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Il “Così è Col Fondo” è il Prosecco di Valdobbiadene nella sua versione più antica e artigianale, riproposto dalla Cantina Bellenda in omaggio alla tradizione del territorio. Prima dell’introduzione della spumantizzazione in autoclave, il Prosecco si produceva con la rifermentazione naturale in bottiglia. La presenza dei lieviti esausti sul fondo rende l’aspetto del vino leggermente velato. Al naso è secco e deciso, con profumi fragranti di frutta bianca e cenni di frutta esotica. Il sorso è di vivace freschezza, teso e verticale, con chiusura piacevolmente sapida.
Il Prosecco di Valdobbiadene Rifermentato in bottiglia “Così è Col Fondo” è una bottiglia che ha il sapore genuino del passato. Viene prodotto con Glera in purezza, coltivata nella zona di Carpesica, caratterizzata da un terreno calcareo-argilloso ricco di scheletro, generato dalla morena dell’antico ghiacciaio del Piave. Le vigne si trovano a un’altitudine di circa 180 metri sul livello del mare, con esposizione sud e sud-ovest e sono allevate a Sylvoz. Il clima fresco, ventilato e con buone escursioni termiche, contribuisce a portare a maturazione uve sane e aromaticamente ricche. Dopo la pressatura soffice e la decantazione statica del mosto, si procede alla classica vinificazione in bianco in vasche d’acciaio inox. La rifermentazione in bottiglia avviene con l’aggiunta di mosto e si svolge naturalmente a primavera con il rialzo delle temperature.
Il Rifermentato in bottiglia “Così è Col Fondo” è un Valdobbiadene Prosecco molto apprezzato per il suo carattere schietto e diretto, per la sua capacità di portare nel calice le caratteristiche del terroir e i sapori primari dell’uva Glera nella sua essenziale purezza espressiva. Si può scegliere se berlo senza agitarlo, lasciando i lieviti sul fondo, oppure se portarli in sospensione capovolgendo la bottiglia prima di aprirla. Nel calice si presenta di colore giallo chiaro con la tipica velatura dei rifermentati in bottiglia. Al naso esprime profumi floreali, aromi di frutta bianca e di crosta di pane. Al palato ha un attacco fresco e deciso, che si distende in un centro bocca maturo di pesca bianca e litchi. Il finale è sapido e minerale.
Giallo paglierino, naturalmente velato dal deposito dei lieviti con bollicina delicata
Profumi varietali di mela, pera, litchi e pesca bianca insieme a note più erbacee di menta e caprifoglio
Diretto, asciutto, sapido e ricco di finezza aromatica tipica del vitigno