Il "Rapace" della cantina Uccelliera è un vino rosso prodotto nel prestigioso areale di Montalcino a partire da una quasi totalità di Sangiovese, unito a piccole percentuali di Merlot e Cabernet Sauvignon. Grazie a un lungo affinamento tra barrique e bottiglia, si presenta al naso con un corredo aromatico ricco ed evoluto, con note vegetali e balsamiche in primo piano unite a sentori di macchia mediterranea e bacche di mirto. Il sorso è denso, di buona freschezza e vellutata tannicità con ritorni ammandorlati nel finale
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Il rosso “Rapace” è un vino toscano in cui la prima cosa da ammirare è senza dubbio il tannino. O meglio, la capacità di Andrea Cortonesi, proprietario dell’Uccelliera, di saper dar vita a un prodotto dalla tannicità marcata ma sempre finemente levigata e mai invasiva dell’equilibrio che deve regnare al palato. Un blend raffinato, dominato dall’uva Sangiovese, in cui Cabernet Sauvignon e Merlot sono complementari per accrescere la struttura e la rotondità del sorso finale.
Il “Rapace” è un rosso toscano che nasce da un taglio dove, accanto al grande Sangiovese selezionato nel terroir di Montalcino, troviamo anche due vitigni internazionali che particolarmente bene si adattano al terroir toscano, Cabernet Sauvignon e Merlot. I vigneti di queste tre varietà circondano la frazione di Castelnuovo dell’Abate, a sud est di Montalcino, e sono ricompresi a un’altezza sul livello del mare di 150 e 350 metri. Il mosto fermenta spontaneamente in acciaio grazie alla presenza di lieviti autoctoni, e il successivo affinamento si svolge dapprima per 18 mesi in barrique di tostature diverse, e poi, dopo le operazioni di imbottigliamento effettuate dal team della cantina Uccelliera, per ulteriori 6 mesi direttamente in vetro.
Il vino toscano “Rapace” realizzato dalla cantina Uccelliera si svela all’occhio con un colore perfettamente granato, molto limpido e terso. Il ventaglio di profumi che si propaga al naso è multiforme, caratterizzato da note mediterranee che si alternano a tocchi più vegetali, speziati e balsamici. All’assaggio è di ottima struttura, concentrato e intenso, con un sorso che scivola al palato grazie alla perfetta levigatura dei tannini; chiude con un finale persistente, connotato da un retrogusto ammandorlato. Una bottiglia frutto di sperimentazioni ed esperimenti, che testimonia come, per arrivare a un vino che sfiora la perfezione, il lavoro svolto in vigna e in cantina debba essere continuo e tenace.
Rosso granato limpido
Aromi sfaccettati di macchia mediterranea, bacche di mirto, spezie con contorni vegetali e balsamici
Sorso fresco, elegante e denso, dal tannino vellutato e dalla lunga persistenza ammandorlata