Il 'Sassoalloro' Jacopo Biondi Santi è un vino rosso avvolgente e intenso, a base di Sangiovese, affinato per 12 mesi in barrique francesi. Caldo, ricco e bilanciato, dai tannini morbidi, che emana profumi di frutti di bosco, cenni di violetta e lievi sfumature speziate. Da accompagnare a cene a base di carne e piatti saporiti della tradizione toscana
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Il ‘Sassoalloro’ è l’etichetta più rappresentativa della tenuta Castello di Montepò di Jacopo Biondi Santi, un Sangiovese Grosso in purezza che riflette il carattere mediterraneo della Maremma Toscana. Si tratta di un’espressione di Sangiovese Grosso BBS 11, il prestigioso clone che la famiglia Biondi Santi ha riprodotto nel territorio di Montalcino e che Jacopo ha portato con in Maremma nella sua avventura, intrapresa negli anni ’90 del secolo scorso. In particolare, il ‘Sassoalloro’ è stato prodotto per la prima volta con l’annata 1991 e deve il suo nome a un masso erratico di origine vulcanica situato nei pressi della tenuta.
Castello di Montepò – Jacopo Biondi Santi ‘Sassoalloro’ viene elaborato con sole uve Sangiovese Grosso coltivate su terreni di galestro. Dopo la vendemmia, effettuata interamente a mano, i grappoli vengono vinificati in rosso tramite fermentazione alcolica a contatto con le bucce in vasche di acciaio inox, medesimi contenitori vinari dove avviene la fermentazione malolattica. Conclusi i processi fermentativi, il vino è travasato in barrique di rovere francese per l’invecchiamento di 12 mesi che precede l’imbottigliamento e l’ulteriore riposo di qualche mese in vetro.
Alla vista, il ‘Sassoalloro’ della realtà vitivinicola Jacopo Biondi Santi – Castello di Montepò rivela una colorazione rosso rubino brillante con riflessi violacei. Il corredo aromatico porta con sé nitidi profumi di frutti di bosco che si uniscono a cenni floreali e di spezie dolci, nonché a intense sfumature balsamiche. In bocca risulta ricco ed equilibrato, dalla trama tannica morbida che accompagna il persistente finale fruttato e speziato. Per via del suo carattere altamente territoriale, il ‘Sassolloro’ può essere accostato a pietanze tipiche della Maremma Toscana, come il cinghiale in umido o le pappardelle al ragù di lepre.
Rosso rubino brillante dai riflessi violacei
Note di frutti di bosco, cenni floreali e di spezie dolci
Ricco, equilibrato, persistente, dai tannini morbidi