Lo Sciacchetrà di Possa è un passito ligure raro e prezioso, perfetto come indimenticabile calice da meditazione. Si compone principalmente di uve Bosco e Rossese Bianco e affina per 12 mesi in legno di ciliegio, rivelando un bouquet aromatico complesso ed elegantissimo solcato da note di albicocca fresca e in confettura, miele, noci e frutta secca e piacevoli sbuffi salmastri
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Lo Sciacchetrà è un vino passito della cantina Possa ottenuto da uve coltivate sui ripidi terreni della vallata verticale di Possaitara, nel comune di Riomaggiore in provincia di La Spezia. Le piante crescono su terre a picco sul mare dove l’alternanza di piante da frutto, cespugli di lavanda ed erbe aromatiche crea un ecosistema vario e ricco di biodiversità. Un vino da meditazione, dolce senza essere stucchevole, che è portavoce della filosofia contadina basata su antiche tradizioni delle Cinque Terre.
Lo Sciacchetrà di Possa è un passito frutto dell’assemblaggio in prevalenza di uve Bosco, Rossese Bianco e piccole percentuali di vitigni autoctoni coltivati lungo piccoli fazzoletti di terra strappati alla roccia e affacciati sul mare. La particolare conformazione ripida non permette interventi meccanici in vigna. Grazie alla presenza di svariate specie di vegetazione, che conferiscono sostanza organica al terreno, le viti non necessitano di concimazioni chimiche e invasive. Dopo un’attenta cernita, i migliori grappoli raccolti sono fatti appassire in apposite cassette per un mese fino a raggiungere il 20% del loro peso iniziale. Gli acini migliori sono sgranati, leggermente torchiati e fatti fermentare spontaneamente con una macerazione sulle bucce di 28 giorni. Il passito, infine, affina per 12 mesi in barrique di legno di ciliegio prima dell’imbottigliamento.
Il passito Sciacchetrà di Possa ha un colore ambrato luminoso e acceso e si presenta denso e liquoroso. Al naso il bouquet olfattivo appare complesso e sfaccettato; si alternano sentori di frutta matura per poi sfumare su note più dolci come confettura, miele di acacia e frutta secca. Chiude un lieve cenno salmastro. Al palato questo vino è materico e avvolgente, le percezioni sentite durante l’esame olfattivo si ripresentano in bocca bilanciate da un finale fresco e piacevolmente marino. Una referenza meditabonda, perfetta espressione del territorio di provenienza.
Ambrato luminoso di densa consistenza
Albicocche fresche e in confettura, miele di castagno, noci e frutta secca, piacevoli cenni salmastri
Avvolgente e di corpo, dolce ma in equilibrio con freschezza fine e sapidità marina