"Merì" è un vino territoriale, espressione massima della Sardegna meridionale. Viene ottenuto da uve Vermentino, vinificate e affinate in acciaio. I colori sono tenui, sul giallo paglierino, e anticipano un sorso di grande beva, fruttato, fresco e dall'invitante trama sapida
Vermentino “Merì” e Sardegna: viene in mente a qualcuno un binomio più felice di questo, frutto del grande legame tra vitigno, territorio, e l’esperienza di una grande cantina? Argiolas, realtà produttiva che da svariati decenni rappresenta uno dei vertici dell’enologia sarda, stringe il proprio legame con il territorio dando vita a un bianco dal colore tenue e dalla trama sapida, che ci trasporta all’interno della macchia mediterranea presente sull’isola. Un’etichetta contraddistinta da un sorso rinfrescante, ideale per accompagnare quei piatti in cui è il mare a essere il principale protagonista.
Il Vermentino “Merì” è un vino che nasce dalle uve in purezza di quel vitigno a bacca bianca simbolo dell’intera isola sarda, il Vermentino. Le viti crescono all’interno di vigneti caratterizzati da un sottosuolo calcareo-argilloso, e gli acini, una volta giunti nei locali adibiti alla vinificazione, vengono pressati sofficemente e fermentati in acciaio, a una temperatura controllata di 16-17 gradi, per un periodo di circa 15-20 giorni. Poi si passa alla maturazione, che viene svolta per alcuni mesi sempre in acciaio, al termine dei quali il vino è pronto per venire imbottigliato e commercializzato.
Il vino “Merì” è un Vermentino che, all’esame visivo, si presenta con un colore giallo paglierino, leggero e non troppo carico. Vivace e giovane il naso, che si muove su una trama olfattiva fatta di note fruttate, arricchite da accenni più floreali. All’assaggio è di corpo leggero, snello ed espressivo, grazie a un sorso piacevolmente fresco e rotondo, molto avvolgente. Un vino che è uno dei veri e propri simboli della Sardegna, con cui la cantina Argiolas conferma, ancora una volta, il proprio ruolo di realtà produttiva di riferimento all’interno del terroir sardo. Da provare senza indugi.
Giallo paglierino tenue
Polposo di melone bianco e susina con accenti mandorlati e floreali
Bilanciato da una piacevole freschezza e una rotonda morbidezza