Il cocktail per eccellenza dell'agente segreto James Bond. La ricetta è stata inventata dallo scrittore Jam Fleming, che nel libro 'Casino Royal' ha scritto la celebre frase citata dal noto agente 007 'shaken, not stirred', ovvero agitato e non mescolato. Raffreddare con del ghiaccio la coppa Martini. Shaker: mettere dentro ghiaccio, 6cl di Gin, 1.5cl di Vodka e 0.75cl di Lillet Blanc, scuotere e poi servire il contenuto filtrandolo nella coppetta dopo averla ripultia, a sua volta, dal ghiaccio. Uno zest di oli essenziali da una scorza di limone e la missione è compiuta! Ideale per 11 Cocktail
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Il Vesper è il celebre cocktail che James Bond chiede al bar di un casinò francese nel libro del 1953 di Jam Fleming ‘Casino Royal’. Proprio in questa location il famoso agente segreto si lascia andare con la frase ‘’shaken not stirred’’, agitato non mescolato. Affermazione quasi dissacrante per il mondo barman legata al tradizionale cocktail Martini, andando a invertire i canoni della sua preparazione che sino a quel momento vedevano il Vodka Martini, o Martini Dry, miscelato e non scosso in maniera decisa.
Il Cocktail Vesper si lega alla figura di 007 attraverso anche un’altra delle sue passioni ovvero la seduzione, che spesso lo porta a relazioni affettive vissute in maniera passionale e fugace all’interno di ogni capitolo e film. Non è un caso che proprio alla prima ‘bond girl’, creata dalla mano di Ian Fleming, si devono i natali del nome di questo cocktail.
La ricetta del Vesper si avvale dello shaker che serve a scuotere il contenuto al suo interno. In ordine vanno inseriti: ghiaccio, 6cl di Gin Plymouth, un distillato tradizionale per la categoria e dry, come vuole la richiesta di Mister Bond. A seguire si aggiungono 1,5cl di Russian Vodka più 0,75cl di Lillet Blanc, la moderna etichetta che ha preso il posto del Kina Lillet, il suo ‘antenato’ menzionato dallo stesso Bond. La scossa deve essere decisa e serve a raffreddare i liquidi dopodiché si può procedere al servizio andando a levare il ghiaccio dalla coppa, precedentemente raffreddata, riempendola con il cocktail filtrato. Guarnire con uno zest di scorza di limone, il classico pizzicore dato alla stessa con due dita per liberarne gli oli essenziali andando, così, a chiudere al meglio una delle più iconiche interpretazioni della mixology, unica e inimitabile.