Il Vino di Visciole "Querciantica" è una bevanda alcolica dolce a base di vino rosso aromatizzato con uno sciroppo di ciliegie selvatiche secondo un'antica tradizione marchigiana. I profumi sono intensi, piacevoli e fruttati, di piccoli frutti rossi e ciliegie. Il sorso è delicatamente dolce, morbido, fresco e persistente
Il Vino di Visciole "Querciantica" della famosa cantina marchigiana Velenosi è una specialità che affonda le radici nelle più antiche tradizioni del territorio. I vini rossi particolarmente strutturati e tannici, venivano ingentiliti con l’aggiunta di uno sciroppo di visciole che li rendeva più dolci e morbidi al palato. Un omaggio antico al gentil sesso per i suoi profumi, la sua avvolgente morbidezza e il suo dolce fascino. Velenosi ha ripreso quest’antica consuetudine e produce l’etichetta “Querciantica”, unendo al vino rosso Lacrima di Morro d’Alba lo sciroppo di ciliegie selvatiche. Il risultato è un calice che seduce per gli aromi esuberanti, il frutto suadente e armonioso, la matura dolcezza, che ricorda le note della confettura di ciliegie.
Il “Querciantica” è un Vino di Visciole che Velenosi ha cominciato a produrre nel 2007, rifacendosi alle tradizioni Medioevali. Pare, infatti, che Federico da Montefeltro fosse un amante di questa particolare tipologia di bevanda alcolica dagli aromi ricchi e dal gusto dolce. La cantina Velenosi, da sempre impegnata nella valorizzazione dei vitigni autoctoni del territorio marchigiano, non poteva non dedicare un’etichetta anche a questo curioso vino da dessert aromatizzato alla frutta. Nata nella metà degli anni ’80, Velenosi si è ben presto affermata come una delle realtà più importanti della regione. Oggi gestisce una tenuta di quasi 200 ettari nei pressi di Ascoli Piceno, in una magnifica zona collinare che digrada dolcemente verso il litorale Adriatico. Il clima mediterraneo e le brezze marine, costituiscono un habitat perfetto per la vite, che in questa regione dimora da millenni.
Per produrre il “Querciantica” Vino di Visciole di Velenosi si utilizzano le ciliegie selvatiche Prunus cerasus. Una volta raccolte, si lasciano a macerare, in parte intere e in parte schiacciate, con lo zucchero in modo da favorire la naturale fermentazione, che porta poi alla produzione dello sciroppo di visciole. Una volta decantato e filtrato, lo sciroppo viene unito in parti uguali al vino Lacrima di Morro d’Alba. Nel calice ha un colore rosso rubino intenso con lievi riflessi amaranto. All’olfatto sprigiona aromi di ciliegia, mora, mirtillo, di confettura di frutti di bosco. L’ingresso al palato è morbido, con un frutto dolce, un sorso ampio e rotondo, che accompagna verso un finale persistente ed equilibrato. È ottimo da degustare a fine pasto con qualche scaglia di cioccolato fondente o con un dessert al cacao amaro.