Il "Vinosauro" è un orange wine prodotto nell'anconetano a base di uve Trebbiano e maturato in anfore di terracotta georgiane. La nuova creatura di Tenuta San Marcello ha un profilo schietto, territoriale, ruvido e rustico, con un leggero grip tannico, accompagnato da note di miele d'acacia, agrumi canditi, spezie dolci e sentori di frutta secca. Vino artigianale
Il “Vinosauro” di Tenuta San Marcello è un’espressione complessa e profonda di Trebbiano vinificata in anfora georgiane, che colpisce per spontaneità espressiva. Quello di Tenuta San Marcello, pur parlando di una realtà piuttosto giovane, è un progetto partito con idee chiare, passione e sensibilità, requisiti fondamentali per chi come Massimo Palmieri e Pascale Marquet si approccia alla vigna volendone ottenere espressioni identitarie e di carattere. Circa 4 ettari vitati, immersi in una suggestiva cornice naturale poco distante da Ancona, dove trovano ovviamente spazio i vitigni autoctoni della tradizione quali Verdicchio, Trebbiano e Lacrima, quest'ultimo vitigno noto per la sua arrembante aromaticità. In vigna non si ricorre all'utilizzo di sostanze chimiche e di sintesi, avvalendosi di preparati naturali per valorizzare la vitalità del suolo, e questo atteggiamento trova conferma in un lavoro altrettanto rispettoso in cantina. Spaccati di territorio in forma liquida, buoni e soprattutto a prezzi giusti. Cosa chiedere di più?
Il bianco “Vinosauro” è un’espressione di Trebbiano in purezza, ultima novità della deliziosa realtà marchigiana. L'idea di cimentarsi con la vinificazione in anfore georgiane non è casuale, e l'idea di imbottigliare un liquido centrato ma al contempo ricco di espressività, è supportata dalla talentuosa mano in cantina di Massimo e Pascale. Oltre all'utilizzo dei Qvevri, in fase di vinificazione il liquido rimane a contatto con le proprie bucce, ottenendo così un orange wine di grande intensità e definizione.
Il “Vinosauro” San Marcello si presenta nel calice con veste gialla intensa che vira verso l'ambra. Naso ricco e articolato, che spazia da richiami alla frutta candita alle spezie orientali, dal miele d'acacia alla mandorla tostata. Il sorso è pieno, polposo e ravvivato da una piacevole frizione tannica, che accresce notevolmente le possibilità del liquido anche in ottica gastronomica. A tutto tondo.
Giallo aranciato con bagliori dorati
Note di miele, frutta secca, agrumi, erbe aromatiche e spezie dolci
Schietto, rotondo, puro, fresco e dal piacevole tannino