Il "Ludo" di Luigi Einaudi è un Barolo con un grande potenziale di invecchiamento. Nasce dai vigneti di Cannubi, Terlo, Bussia e Monvigliero e viene fatto affinare 36 mesi in botti di rovere. Il bouquet regala note di frutta rossa matura e spezie, che con il passare degli anni evolvono verso cuoio e tartufo. Il sorso è corposo e molto intenso, pieno e succoso, caldo ed equilibrato
Il vino Barolo Ludo è un prodotto dal futuro radioso, capace di affinare per lungo, lunghissimo tempo, se ben conservato in cantina, Merito del lavoro svolto dal team della cantina Luigi Einaudi, molto attenta nel selezionare le uve di Nebbiolo da cui nasce quest’etichetta, realizzata solamente in poche migliaia di esemplari. Una bottiglia dunque per veri appassionati, che riesce a coniugare corpo e morbidezza, conquistando naso e palato sin dai primi istanti.
Questo Barolo Ludo nasce dalle uve in purezza di un grandissimo vitigno a bacca rossa piemontese, il Nebbiolo. La cantina Luigi Einaudi seleziona accuratamente le uve di questo vitigno all’interno dei vigneti di Terlo, Cannubi e Bussia, per garantire solo il risultato migliore nel bicchiere. Gli acini, una volta raccolti durante la vendemmia, vinificano in acciaio, con una temperatura controllata ricompresa fra i 30 e i 32 gradi, svolgendo anche la malolattica. Si passa poi alla fase della maturazione, in cui il vino riposa sia in botte che in barrique grande per 30 mesi, periodo al termine del quale il prodotto è pronto per essere imbottigliato. Una volta in vetro, il vino matura ulteriormente per altri sei mesi prima della messa in commercio.
Il Ludo è un Barolo che, nel bicchiere, assume un contorno di colore rosso rubino, attraversato da leggeri lampi granata nell’unghia. Il bouquet di profumi che si sviluppa al naso presenta note di frutta in confettura, alternate a sensazioni più floreali e speziate. All’assaggio è di ottimo corpo, potente ed elegante al contempo, con un sorso vigoroso contraddistinto da una piacevole freschezza; chiude con un finale persistente, connotato da un retrogusto speziato. Una bottiglia firmata Luigi Einaudi di grande spessore, che merita in cucina abbinamenti gastronomici che sappiano esaltarne le virtù: provatelo con la selvaggina, non ve ne pentirete.
Rosso granato, con riflessi ambrati
Note di frutta rossa matura e spezie che evolvono verso sentori di cuoio e tartufo con l'invecchiamento
Corposo e intenso, con un sorso pieno e succoso ed un finale caldo ed equilibrato