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Regione | Sicilia (Italia) |
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Produzione annuale | 3.000 bt |
Indirizzo | Isola di Pantelleria - 91017 (TP) |
Anforaje è una piccola realtà artigianale, che produce vini di qualità nella splendida isola di Pantelleria. Il progetto è nato su iniziativa di un giovane chef, che si è innamorato di questa piccola isola nel cuore del Mediterraneo e ha deciso di cambiare vita. Lasciata Milano e il suo lavoro, Jacopo si è trasferito a Pantelleria, ma non per continuare la sua carriera nel campo della ristorazione, ma per dedicarsi alla viticoltura. La vite è da sempre una delle più importanti risorse dell’isola. Ancora oggi è coltivata con l’antico metodo dell’alberello pantesco di derivazione greca, che nel 2014 è entrato a far parte dell’UNESCO World Heritage per il suo valore paesaggistico e di memoria storica del territorio e della sua cultura agricola.
L’isola di Pantelleria è uno scoglio di pietra vulcanica che si trova tra la Sicilia e la costa tunisina. È un luogo caratterizzato da un clima caldo e mediterraneo, ma sempre molto ventilato. I terreni sono costituiti dal disfacimento di pietre laviche, ceneri vulcaniche e lapilli, molto ricchi di sostanze minerali. La coltivazione della vite è stata introdotta dai Fenici attorno al 1200 a. C. e da allora ha sempre fatto parte del paesaggio, grazie a condizioni pedoclimatiche ideali per il suo sviluppo. Le vigne sono piantate quasi esclusivamente con una varietà d’origine ellenica tra le più antiche e diffuse in tutti i paesi del Mare Nostrum: il Moscato d’Alessandria o Zibibbo. Si tratta di un’uva aromatica, ovvero che possiede già i profumi e i sapori caratteristici del vino.
I vigneti sono coltivati su terrazzamenti costruiti con muretti a secco di rocce di basalto e sono gestiti con lavorazioni solo manuali. Una viticoltura eroica, molto dispendiosa in termini di tempo e di fatica, ma che ripaga con un risultato di eccellente livello qualitativo. Jacopo è ormai arrivato alla sua quinta vendemmia e fin da subito, ha deciso di utilizzare metodi semplici e naturali per produrre vino. I grappoli sono attentamente selezionati e diraspati a mano, in modo da vinificare solo acini perfettamente sani. Le uve sono mese in dolium di terracotta con una capienza variabile che va da 80 a 400 litri. Qui si svolge la fermentazione spontanea con utilizzo di lieviti indigeni, che per solito dura due o tre settimane. I dolium sono poi sigillati e il vino rimane in affinamento fino al momento dell’imbottigliamento, che avviene senza alcuna filtrazione.