Regione | Sicilia (Italia) |
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Anno fondazione | 2009 |
Ettari vitati | 2 |
Produzione annuale | 8.000 bt |
Indirizzo | Contrada Giurfo - 95040 Licodia Eubea (CT) |
La piccola realtà viticola di Beniamino Fede nasce nel 2009 dall’amore del produttore verso la sua terra, la stessa dove ha trascorso le estati della propria infanzia. Siamo in Contrada Giurfo, nel comune siciliano di Licodia Eubea, all’interno dell’areale produttivo del Cerasuolo di Vittoria. Qui, una volta raggiunta l’età da pensionato, Beniamino ha sentito il richiamo della campagna decidendo di avviare la propria attività viticola basandosi sulla qualità della produzione, a scapito della quantità. Per le vinificazioni il produttore si appoggia all’esperienza e competenza delle vicine Cantine Dimore di Giurfo.
Gli ettari vitati a disposizione di Beniamino Fede sono appena 2, dedicati alle varietà tradizionali della zona, vale a dire Nero d’Avola e Frappato. Le piante, situate tra i 280 e i 300 metri sul livello del mare, vengono coltivate su terreni ricchi di argilla, sabbia, ciottoli e calcare senza l’impiego di sostanze chimiche di sintesi. Il clima è tipicamente mediterraneo e ventilato, caratterizzato da importanti escursioni termiche tra il giorno e la notte che favoriscono una maturazione fenolica e aromatica ottimale. Come contenitori vinari per le fermentazioni spontanee e gli affinamenti vengono utilizzati esclusivamente silos di acciaio.
La selezione di Beniamino Fede comprende tre vini rossi le cui etichette sono illustrate direttamente da Beniamino: un Cerasuolo di Vittoria, un Nero d’Avola e un Frappato. Tre bottiglie che esprimono appieno il volto più fresco e vivace dell’areale di Vittoria, con il suo caratteristico frutto in evidenza. Il logo della tenuta raffigura un lupo su un promontorio che ulula alla Luna, scelto per simboleggiare il luogo di provenienza Licodia Eubea, nome derivante da “lyucos”, termine del greco antico che significa “lupo”. Anche gli appellativi di due etichette, ‘Agrotys’ e ‘Dakry’, hanno origine dal greco e significano rispettivamente “contadino” e “lacrima”. Invece, l’appellativo del Nero d’Avola ‘Sugnu Iano’’ deriva dal soprannome del padre di Beniamino, Sebastiano.