Regione | Toscana (Italia) |
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Anno fondazione | 1984 |
Ettari vitati | 22.5 |
Produzione annuale | 100.000 bt |
Indirizzo | Castello della Paneretta, Strada della Paneretta, 19 - 50021 Barberino Val d'Elsa (FI) |
Enologo | Nicola Berti |
L’antica realtà vitivinicola toscana Castello della Paneretta è ubicata sulle colline nord-occidentali del Chianti Classico, precisamente all’interno della frazione di Barberino Val d’Elsa, in provincia di Firenze. La costruzione del castello risale al XIII secolo e documenti attestano che la tenuta era dedita alla produzione di vino almeno dal 1596. Nei secoli, numerosi artisti, letterati e famiglie nobili passarono presso questa magnifica proprietà. Nel 1984 la tenuta fu rilevata da Fabio Albisetti, il quale coronò così il suo sogno di produrre vino in questa zona della Toscana. Lo stile della produzione è prettamente tradizionale, mirato a valorizzare la vera manifestazione enoica del territorio puntando unicamente sulle varietà locali, rifiutando quindi l’utilizzo di vitigni internazionali. La proprietà è inoltre dotata di una villa adiacente al castello adibita all’accoglienza.
Gli ettari a disposizione del Castello della Paneretta sono oltre 300, per lo più destinati a boschi. Di questi, 22 sono riservati ai vigneti, radicati su terreni eterogenei costituiti principalmente da scisti argillosi di origine pliocenica e da suoli di matrice calcarea. I vitigni allevati consistono esclusivamente negli autoctoni Sangiovese, Canaiolo Nero e Colorino, selezionati internamente nel corso dei decenni. Una volta che le uve hanno raggiunto il giusto grado di maturazione si procede con le vendemmie manuali. Successivamente, le fermentazioni si svolgono in vasche di acciaio inox a temperatura controllata mentre i conseguenti periodi di maturazione hanno luogo in botti grandi di rovere oppure in barrique.
La produzione della cantina Castello della Paneretta è incentrata sul Chianti Classico, di cui realizza un “base” e una Riserva. Questi, sono caratterizzati da sentori speziati e da profumi tipicamente varietali di frutti rossi e violetta, con un gusto morbido dotato di tannini sinuosi. Etichette che ben esprimono il carattere chiantigiano, ideali se si vogliono catapultare i sensi tra le dolci colline della zona.