Château de Beaucastel

Château de Beaucastel rappresenta una delle cantine-simbolo dello Châteauneuf-du-Pape, vino del Rodano Meridionale che ha scritto la storia enologica della regione. Le radici storiche di Château de Beaucastel risalgono almeno al 1549, anno in cui fu emesso un documento che attesta che Pierre de Beaucastel acquistò un fienile con annessi terreni a Coudoulet, mentre fin dal 1909 questa realtà vitivinicola è guidata con successo dalla famiglia Perrin, attuale proprietaria, che ha avuto il merito di rendere Château de Beaucastel un punto di riferimento vitivinicolo per tutta la Francia. La sede della cantina, gestita oggi dai fratelli Jean-Pierre e Françoise Perrin, è localizzata a Courthézon, comune situato pochi chilometri a sud-est della cittadina di Orange.

L’estesa tenuta di Château de Beaucastel è distribuita su 100 ettari di vigneti, radicati su suoli ricchi di arenaria e ciottoli chiamati localmente “galets”. Il clima è particolarmente caldo e soleggiato, caratterizzato però da notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte e dalla costante presenza di venti che hanno quasi imposto la forma di allevamento ad alberello. I ciottoli giocano poi un ruolo chiave nella regolazione termica, in quanto di notte rilasciano il calore accumulato durante il giorno. Le vigne, condotte a regime biologico certificato integrato da pratiche biodinamiche, sono destinate unicamente ai tredici vitigni della tradizione: Mourvedre, Grenache, Syrah, Cinsault, Vaccarese, Counoise, Terret Noire, Muscardin, Clairette, Picpoul, Picardan, Bourboulenc e Roussanne. La vendemmia è eseguita rigorosamente a mano, accompagnata da severe cernite dei grappoli, che vengono quindi diraspati e vinificati in maniera tradizionale separatamente per ciascuna varietà. Una volta eseguito l’assemblaggio, che rispetta l’identità di ogni parcella e uva, il vino è posto a invecchiare in botti di rovere per almeno un anno.

La cantina Château de Beaucastel è artefice di etichette pluripremiate che si collocano nel gotha enoico mondiale, soprattutto per quanto riguarda gli iconici Châtenaueuf-du-Pape ‘Hommage a Jacques Perrin’ e ‘Roussanne Vieilles Vignes’. Inoltre, la tenuta è una delle poche a utilizzare tutti i tredici vitigni ammessi dal disciplinare per la realizzazione del suo Châtenaueuf-du-Pape Rouge, etichetta che intende sublimare le caratteristiche di ciascuna varietà lasciandole esprimere nel calice.