Regione | Bordeaux (Francia) |
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Anno fondazione | 1997 |
Ettari vitati | 6.5 |
Indirizzo | 3 Chem. les Grandes Vignes, 33500 Pomerol, Francia |
Chateau Gombaude Guillot rappresenta una delle pochissime realtà biodinamiche di Pomerol, Bordeaux. La cantina, gestita a livello famigliare, ha da sempre manifestato un grande rispetto per l’ambiente, essendo certificata biologico dal 1997 e biodinamico dal 2006. I vigneti furono ereditati nel lontano 1868 da Marie Bélevier, discendente di una famiglia di produttori, mentre l’odierno Chateau, un tempo un café, fu annesso alla proprietà nel 1922. Oggi alla guida della tenuta si trova Claire Laval, pronipote di Marie, la quale si è affermata come una delle più talentuose e rispettate donne-vigneron di tutta Bordeaux.
I 6,5 ettari di vigneti sono piantati su suoli composti principalmente da ghiaia e argilla, con quantità di sabbia, ferro e selce variabili a seconda della parcella in questione. Come da tradizione per la zona di Pomerol, il vitigno più coltivato è di gran lunga il Merlot, affiancato da altre illustri varietà bordolesi, ossia Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Malbec. Le piante hanno un’età compresa tra i 40 e i 50 anni e, come accennato, sono gestite secondo i dettami dell’agricoltura biologica e di quella biodinamica. Oltre alla sostenibilità produttiva, Olivier persegue in maniera decisa la qualità, con rese contenute, operazioni in campo effettuate rigorosamente a mano e impiego di anfore e cemento per le lavorazioni dei vini. L’iter di vinificazione, variabile in base all’etichetta in esame, prevede una severa selezione dei grappoli dopo la raccolta manuale, che vengono quindi diraspati e delicatamente pigiati. Le fermentazioni, condotte dai soli lieviti indigeni, hanno luogo per lo più in cemento o in acciaio e durano dalle 3 alle 4 settimane. Le masse sono quindi trasferite in anfora oppure in barrique, per il 25-50% nuove, dove realizzano l’invecchiamento di oltre 12 mesi. I vini sono infine imbottigliati senza subire alcuna filtrazione.
Etichette per certi aspetti non convenzionali per la zona, ma che in realtà riescono a esprimere il volto più puro e spontaneo di Pomerol. Il risultato è quello di un gusto morbido e concentrato, sostenuto da fine mineralità e da un frutto succoso.