Regione | Sicilia (Italia) |
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Anno fondazione | 2013 |
Ettari vitati | 3 |
Produzione annuale | 14.000 bt |
Indirizzo | Via Montelaguardia 2/s - 95036, Montelaguardia (CT) |
Enologo | Eduardo Torres Acosta |
Eduardo Torres Acosta è l’anima spagnola dell’Etna che da qualche anno sta positivamente ed energicamente sconvolgendo e rivoluzionando lo status quo di questo prestigioso areale di produzione. Con 33 anni sulle spalle, radici famigliari nell’isola di Tenerife e una laurea in enologia, si trasferisce in pianta stabile in Sicilia, pieno di giovani e briose speranze. Ha modo di innamorarsi di questa splendida terra, facendo esperienza prima da Arianna Occhipinti, punto di riferimento professionale e sentimentale, poi a Passopisciaro come enologo.
La volontà di possedere qualcosa di personale in cui sperimentare tutto il know-how acquisito nel tempo e dove dimostrare al mondo intero e a se stesso di aver imparato finalmente a camminare da solo cresce, ed ecco che dal 2014 Eduardo Torres Acosta inizia a vinificare individualmente le uve provenienti da vecchi alberelli in affitto quasi dimenticati e da lui riscoperti e valorizzati. Gli appezzamenti di vigneto, per un totale di 2 ettari, sono dislocati sul versante nord dell’Etna nelle contrade di Pietramarina, Sciaranuova e Allegracore a differenti altitudini e su diverse tipologie di terreni sciolti formati da cenere vulcanica e ricchi di sassi. Eduardo è affascinato dalla biodiversità e dalla suggestività del paesaggio vitivinicolo che si è ritrovato ad abitare e trasferisce in maniera strabiliante nel calice finale questo amore incondizionato.
Il valore che più sta a cuore a questo giovane viticoltore è la cura maniacale della terra, che alleva senza l’utilizzo di chimica, ricorrendo solo a rame e zolfo tra i filari e controllando la vigoria della pianta con potature invernali, convinto del fatto che il microclima del vulcano, secco e mai troppo umido, sia ideale per la crescita sana e poderosa delle viti. Per Eduardo il vino si fa assolutamente in vigna, ma la stessa filosofia deve essere perseguita in fase di vinificazione: gli interventi in cantina sono ridotti a zero, il vino fermenta spontaneamente con soli lieviti indigeni, la solforosa aggiunta è davvero minima e il liquido viene lasciato maturare in botti di rovere esauste o in cemento, intoccato per diversi mesi prima dell’imbottigliamento. L’anima spagnola di Eduardo è ormai trapiantata sulle pendici dell’Etna e sembra volerci riservare grandi sorprese nel futuro prossimo, che vale la pena assaggiare, a piccoli sorsi.
"Nella mia breve esperienza qui sull’Etna, però, posso senz’altro dire che questo tipo di terreno non avrebbe affatto bisogno di trattamenti"
Eduardo Torres Acosta