Fedellos do Couto

La Ribeira Sacra è il contesto selvaggio e incontaminato che accoglie Fedellos do Couto, giovane cantina artigianale intenzionata a porre in risalto l’espressione peculiare del terroir. In questa zona viticola della parte orientale della Galizia, dal 2017 i viticoltori madrileni Curro Bareño e Jesús Olivares coltivano 7 ettari vitati sfidando le pendenze quasi verticali che rendono questo territorio uno dei più difficili dell’intero panorama enoico mondiale. La tradizione enologica di questa terra è assai remota, risalente al tempo della dominazione dell’Antica Roma. Riguardo l’etimologia del nome, il termine galiziano “Fedellos” significa “malizioso”, mentre “Couto” identifica il luogo dove la cantina ha prodotto le sue prime bottiglie.

Caratterizzata da un clima più continentale-mediterraneo che atlantico, contraddistinto da elevate escursioni termiche giornaliere e dalla costante presenza di brezze, la Ribeira Sacra è nota come uno dei contesti vitivinicoli più impervi. Infatti, le ripidissime colline che si affacciano su strette gole attraversate da fiumi, hanno imposto, secoli orsono, la realizzazione di terrazzamenti chiamati “bancadas”. I vitigni allevati da Curro e Jesús sono quelli tipici dell’areale, quali Mencia, Bastardo (Trousseau), Godello, Doña Blanca, Albariño, Treixadura e Lado, e constano di ceppi di età compresa tra i 30 e i 75 anni, localizzati tra i 350 e i 700 metri sul livello del mare. Anche le caratteristiche pedologiche sono assai variabili, con terreni di granito, scisto e calcare. In cantina si cerca di assecondare l’espressione del territorio, con lunghe fermentazioni spontanee e maturazioni in cemento o vecchie botti di rovere francese.

La grande ricchezza di vitigni, suoli, microclimi, altitudini ed esposizioni che distingue gli appezzamenti di Fedellos de Couto è alla base del sublime equilibrio dei loro vini. Pur essendo una delle cantine di maggiore qualità della Ribeira Sacra, le etichette di Fedellos do Couto, a causa del loro stampo anticonvenzionale, sono state rigettate dal consorzio e per questo private della denominazione di origine. Freschezza, mineralità e carattere rappresentano gli attributi che meglio descrivono la loro gamma di vini.