Regione | Honshu Hyogo (Giappone) |
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Indirizzo | 2-10 Tateishichō Nishinomiya - 662-0943 Hyogo (Giappone) |
Localizzata a Nishinomiya, zona della prefettura di Hyogo situata tra Osaka e Kobe, rinomata per l’altissima qualità dei suoi sake, la sakagura Hakushika ha contribuito nel corso dei secoli al prestigio del territorio grazie ai suoi sake di straordinaria eleganza. Tutto ebbe inizio nel 1662 con Kichizaemon Tatsuuma, abile uomo d’affari che avviò l’attività produttiva forte di una visione innovativa. Nel corso dei decenni che seguirono le dimensioni della sakagura andarono via via aumentando, posizionando Hakushika tra le più importanti realtà di tutto il Giappone già all’inizio dell’800. Un ruolo importantissimo fu poi rivestito dall’attività di trasporto navale di sake e della preziosa acqua Miyamizu, la più famosa dell’intero Paese, intrapresa dai Tatsuuma. Alla fine dell’800 numerosi erano già i premi e riconoscimenti ottenuti da Hakushika, che nel 1889 divenne la prima sakagura del Giappone per volumi prodotti. Inoltre, negli anni ’20 del secolo scorso i suoi sake furono tra i primi a essere venduti in bottiglie di vetro, a testimonianza dello spirito lungimirante che ha sempre accompagnato la sakagura. Invece negli anni ’50 i sake Hakushika iniziarono a essere esportati nel mondo, dapprima negli Stati Uniti, per poi raggiungere anche i mercati asiatici, europei e dell’Oceania.
Il processo di produzione dei sake di Hakushika ha inizio con la selezione del riso, coltivato localmente e appartenente principalmente alla varietà Yamadanishiki, considerata la più pregiata per il sake. I chicchi vengono lucidati fino a percentuali di sbramatura anche del 50% o inferiore e sono combinati con la preziosa acqua Miyamizu, un’eccellenza della zona di Nishinomiya, considerata tra i principali fattori dietro alla qualità dei sake dell’area. Dopo la cottura si procede con il complesso processo fermentativo a opera del fungo Koji, responsabile della saccarificazione, e dei lieviti, che realizzano la fermentazione alcolica. Terminate queste trasformazioni la massa viene infine pressata e il sake filtrato e imbottigliato dopo un adeguato periodo di riposo.
Il nome ‘Hakushika’ significa letteralmente “cervo bianco”, appellativo che deriva da un’antica leggenda cinese in cui il cervo bianco è simbolo di prosperità e longevità, a rappresentare la lunga tradizione della sakagura e il florido futuro che l’attende.