Manaresi

La cantina Manaresi opera nel territorio dei Colli Bolognesi, zona che i coniugi Donatella Agostoni e Fabio Bottonelli, lei architetta e lui giornalista laureato in Agraria, si impegnano quotidianamente nel valorizzare. La cantina ha sede esattamente a Zola Pedrosa, comune limitrofo alla città di Bologna, luogo in cui la famiglia Agostoni-Manaresi si trasferì nel 1986. Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 vennero impiantati i primi vigneti e ristrutturato il podere annesso ai terreni, mentre il progetto vitivinicolo prese ufficialmente il via nel 2009 con la prima vendemmia, con la direzione tecnico-enologica affidata al celebre enologo toscano Emiliano Falsini. Il nome della tenuta rappresenta un tributo al nonno di Donatella, l’importante artista novecentesco Paolo Manaresi, pittore e incisore scelto da Giorgio Morandi come suo successore presso l’Accademia delle Belle Arti di Bologna.

All’interno degli 11 ettari di vigneti di proprietà, interamente condotti a regime biologico certificato, la tenuta Manaresi alleva prevalentemente il vitigno tradizionale Pignoletto, clone locale di Grechetto Gentile, affiancato da altre varietà quali Barbera, Chardonnay, Sauvignon Blanc, Merlot e Cabernet Sauvignon. I suoli su cui sono impiantati i ceppi sono di medio impasto, caratterizzanti da alte percentuali di limo e argilla. Dopo la raccolta manuale dei grappoli si procede con le fermentazioni in vasche di acciaio inox a temperatura controllata, stessa tipologia di contenitori dove i bianchi restano a maturare sulle fecce nobili fino all’imbottigliamento finale. Alcuni rossi vengono invece invecchiati in botti di rovere di diversa capienza, quali barrique e botti grandi, mentre il Pignoletto frizzante è prodotto attraverso rifermentazione in autoclave secondo il Metodo Charmat o Martinotti.

Fulcro della selezione della cantina Manaresi è quindi il Pignoletto, proposto sia in versione ferma sia in versione frizzante. In particolare, il Pignoletto Superiore Classico Manaresi rappresenta una delle bottiglie di maggior fascino della tenuta, dotata di un gusto fresco, saporito e minerale. Originale è poi il design delle etichette, costituite da riquadri vuoti che simboleggiano la volontà di Donatella e Fabio di lasciar parlare i vini.