Mattoni Valter

Valter Mattoni, classe 1960, è un uomo immerso quasi fisicamente nel vino, rinchiuso nella piccola cantina in cui si offre volontariamente prigioniero della sua piccola e appassionata produzione. L’arte del vignaiolo gli deriva dalle generazioni precedenti: nonno Nazzareno, che si vantava di non bere mai una goccia d’acqua, nemmeno mentre si lavava la faccia; nonno Giuseppe, che parimenti si faceva il vino da solo in casa; e poi papà Gaspare, l’ultimo in ordine di tempo a trasmettere la dedizione e le tradizioni di famiglia. Roccia è il soprannome del nostro vignaiolo piceno, originariamente votato al lavoro di decoratore d’interni e imbianchino, ma ostaggio di altre fiammeggianti passioni come l’antiquariato e il motociclismo. Il primo vino vede la luce nell’anno 2000: Arshura diventa un’etichetta iconica, esemplare espressione di una sete atavica e interpretazione senza fronzoli di un territorio e di un varietale.

L’Azienda Agricola Valter Mattoni ha sede a Castorano, nella provincia di Ascoli Piceno, la parte più meridionale e meno appariscente della regione Marche. Il territorio, votato alla vitivinicoltura da secoli immemori, è caratterizzato da pendii molto mossi, con andamento tendenzialmente longitudinale e parallelo alla costa, indirizzati verso la valle del fiume Tronto che scorre sul confine con l’Abruzzo. Il mare Adriatico dista pochi chilometri, all’altezza di Porto d’Ascoli, e le altitudini raggiungono una quota di circa 300 metri: alle spalle si innalzano i primi contrafforti del massiccio del Gran Sasso e della Maiella. I terreni sono sostanzialmente costituiti da argilla, derivati da suoli di antica origine alluvionale, sparsi di pietrisco e di scheletro sassoso. Le varietà allevate sono quelle tipiche di questo areale a cavallo fra le due regioni, su una superficie complessiva di circa 5 ettari: il Montepulciano e il Trebbiano, curate secondo natura, senza interventi con prodotti di chimica di sintesi, affiancati da una piccola vigna di oltre 60 anni impiantata a Sangiovese e di alcuni ettari a Bordò, antica varietà locale del Grenache, con barbatelle derivate da un vigneto centenario.

Valter Mattoni prosegue in cantina la tradizione familiare di un vino che si produce da solo, con sole operazioni di pressatura e travaso da parte sua e nessun uso di chimica. Le fermentazioni spontanee si svolgono normalmente in acciaio, mentre per gli affinamenti sono riservate le barrique di rovere francese, nuove come di secondo o terzo passaggio. La produzione si aggira intorno alle 7.000 bottiglie annue, tutte creazioni sentitamente personali e ininterrottamente collegate alle generazioni precedenti.