Vincent Grall

La cantina del vigneron francese Vincent Grall rappresenta una delle più piccole realtà vitivinicole del territorio di Sancerre, situato nell’estremità orientale della Valle della Loira. Vincent è l’ultimo di una stirpe di viticoltori ben conosciuta in questa zona, con il nonno Jean che qui coltivava qualche ettaro di vigneti. Lavorando per 10 anni con gli zii, Vincent ha avuto modo di apprendere l’arte della viticoltura e della produzione di vino, impegnandosi parallelamente nell’avviare la propria attività indipendente. Nel 2000 egli decise quindi di dedicarsi a tempo pieno ai suoi vigneti con l’aiuto della moglie, assieme alla quale Vincent è riuscito a creare una rete di vendita in Francia e all’estero.

 

La conduzione agronomica adottata da Vincent Grall si basa sul rispetto della natura. In quest’ottica il vignaiolo effettua fertilizzazioni esclusivamente organiche, favorisce la crescita di erbe e alberi spontanei intorno ai vigneti, lavora il terreno meccanicamente e riduce al massimo il ricorso a trattamenti fitosanitari. La quasi totalità della superficie vitata è dedicata al Sauvignon Blanc, uva principe del territorio di Sancerre, luogo in cui questa varietà raggiunge il proprio apice qualitativo. Affianco al Sauvignon Blanc Vincent coltiva poi un 5% di Pinot Noir. Questi vitigni crescono all’interno di piccoli appezzamenti impiantati su terreni ricchi di selce e argilla oppure di calcare. La vendemmia è effettuata interamente a mano per salvaguardare l’integrità delle uve, che vengono quindi accuratamente selezionate in cantina. A questo punto si procede con le vinificazioni parcellari in piccole vasche di acciaio o tini di rovere di dimensione compresa tra i 6 e i 50 ettolitri, stessi contenitori dove ha luogo la successiva fase di maturazione.

 

Fulcro della produzione di Vincent Grall è il Sancerre Blanc, vino che il vigneron declina in diverse etichette espressione delle rispettive parcelle di provenienza. Questi Sancerre sono poi suddivisi in due linee, ‘Tradition’ e ‘Les Cuvées’, con i primi lavorati interamente in acciaio mentre i secondi vinificati con l’ausilio di botti di rovere.