La Falanghina 'Aristea' di Nomades è uno dei vini campani di questo progetto che si sviluppa tra l’Italia e la Grecia, i paesi d’origine degli energetici proprietari. Questo bianco richiama la grecia nel nome, che significa ‘il meglio’. Fresco e sapido, si tratta di un vino beverino dal complesso profilo aromatico: fiori bianchi, agrumi, pesca e mela annurca, oltre a intriganti cenni di panificazione invogliano il sorso. Da provare con piatti di pesce o raffinati risotti di verdura
La Falanghina ‘Aristea’ del progetto itinerante Nomades si configura come un’espressione tipicamente tesa e minerale di questo importante e antico vitigno dell’Italia Meridionale. La Falanghina è originaria della zona dei Campi Flegrei e, non a caso, viene denominata Falanghina Flegrea, varietà differente dalla meno diffusa Falanghina Beneventana. Quest’uva sembrerebbe essere giunta in Campania per mano dei coloni greci e nel corso dei secoli si sarebbe quindi diffusa in tutta la regione e nei territori limitrofi. L’appellativo ‘Aristea’ rappresenta poi un omaggio alla madre di Georgia, produttrice di origine greca che assieme al compagno Onofrio, produttore campano, hanno dato vita al progetto Nomades, un ponte tra la vitivinicoltura dei rispettivi territori natii. In particolare, il nome Aristea deriva dai termini greci “aristaeus” e “aristaios”, che significano “il meglio” o “l’eccellenza”.
Nomades Falanghina ‘Aristea’ nasce da sole uve Falanghina coltivate in maniera sostenibile nei pressi della città di Napoli. Le uve provengono in particolare da vigneti impiantati su terreni sabbiosi di natura vulcanica a un’altitudine di 200 metri sul livello del mare. In cantina i grappoli subiscono dapprima una macerazione pre-fermentativa a freddo di 24 ore, seguita dalla pressatura soffice e conseguente fermentazione alcolica del mosto in vasche di acciaio inox a una temperatura controllata di 15 °C. Seguono alcuni mesi di affinamento sempre in acciaio sulle fecce fini con regolari batonnage.
Il colore della Falanghina Nomades ‘Aristea’ è giallo paglierino intenso. L’olfatto propone fragranti sentori di mandarino, mela, scorza di limone e fiori bianchi come la camomilla, uniti a cenni di mandorla e di lievitati. L’assaggio, molto fresco e slanciato, rivela buon corpo e vibrante scia sapido-minerale, elementi che si uniscono in una progressione intensamente aromatica.
Giallo paglierino intenso
Sentori di mela, cenni di mandorla e panificazione, fiori bianchi come camomilla, scorza di limone
Molto fresco, vibrante e di forte aromaticità, di buon corpo