Vini Campania

Una storia illustre e secolare in un paesaggio ricco e mozzafiato dà origine ai prestigiosi vini della Campania. Sembra quasi scontato elencare tutto ciò che ha reso grande questa regione, ricordare che è stato nei tempi antichi il centro di diffusione della vite in Italia e che qui si produceva la più antica e prestigiosa espressione enologica del passato, il Falerno, nominare i più di 100 vitigni autoctoni, tra cui i famosi Fiano, Aglianico e Greco, e descrivere la sorprendente varietà di suoli ed esposizioni. La regione è come un “laboratorio a cielo aperto”, dove da secoli albergano una varietà indescrivibile di uve sugli eterogenei terreni che vanno dagli appennini irpini e degradano verso la Costiera e lo sconfinato Cilento, passando per i vulcanici Campi Flegrei, fino a raggiungere le isole di Ischia e Capri. Espressioni solari e vulcaniche, che tolgono il fiato, fanno sorridere e commuovere!

Campania
226 Risultati
Fiano di Avellino 'Pietracalda' Feudi di San Gregorio 2023
4
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92
90
14,90 €
-10%
13,40 
Promo
Falanghina del Sannio 'Janare' La Guardiense 2024
8,50 
BEST PRICE
Aglianico 'Janare' La Guardiense 2022
8,60 
BEST PRICE
BEST PRICE
Greco 'Ermes' Antico Castello 2023
20,90 
BEST PRICE
Greco di Tufo Villa Raiano 2023
4
91
89
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15,00 €
-20%
12,00 
Promo
Montevetrano 2021
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93
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65,00 

Una storia illustre e secolare in un paesaggio ricco e mozzafiato dà origine ai prestigiosi vini della Campania. Sembra quasi scontato elencare tutto ciò che ha reso grande questa regione, ricordare che è stato nei tempi antichi il centro di diffusione della vite in Italia e che qui si produceva la più antica e prestigiosa espressione enologica del passato, il Falerno, nominare i più di 100 vitigni autoctoni, tra cui i famosi Fiano, Aglianico e Greco, e descrivere la sorprendente varietà di suoli ed esposizioni. La regione è come un “laboratorio a cielo aperto”, dove da secoli albergano una varietà indescrivibile di uve sugli eterogenei terreni che vanno dagli appennini irpini e degradano verso la Costiera e lo sconfinato Cilento, passando per i vulcanici Campi Flegrei, fino a raggiungere le isole di Ischia e Capri. Espressioni solari e vulcaniche, che tolgono il fiato, fanno sorridere e commuovere!

Il grande paesaggio campano

La Campania è tra le più affascinanti regioni d’Italia per gli incantevoli paesaggi che propone. Le scogliere che cadono a picco sul mare, la macchia mediterranea, i terreni vulcanici del Vesuvio, il mare cristallino, le distese di granelli d’oro delle spiagge, gli scavi archeologici di Pompei e i bellissimi terrazzamenti delle isole rendono questa regione una terra tutta da vivere e scoprire. L’arte, la storia e la tradizione si mescolano in un viaggio che parte dal mar Tirreno e continua tra le coste mediterranee e i colori della terra, tra gli scorci di paradiso e le spiagge segretamente nascoste dalle insenature rocciose dei golfi, e poi si arriva a Napoli, l’antica città partenopea nascosta dal Vesuvio, che intreccia sapori, valori e storie ad aspetti sacri, popolari, nostalgici e culturali. Infine il nostro cammino può terminare a largo nel grande blu, tra le meravigliose isole di Capri, Ischia e Procida o spingersi nell’entroterra fino agli ultimi Appennini che proteggono la regione. Senso di libertà, spontaneità e convivialità si respira in questa antica terra, che già in passato aveva conquistato i gloriosi popoli dei Greci e poi gli illustri Romani. Proprio qui nasce il culto della vite; infatti il vino campano era di voga tra gli antichi scrittori latini che elogiavano il famoso e costoso “Falerno”, antenato delle moderne espressioni. E poi ci sono le uve: il grande Fiano, il rinomato Aglianico, la bella Falanghina e il nobile Greco, affiancati da una varietà ampelografica unica, che poche regioni possono offrire. Per ricordarne alcuni: Piedirosso, Palagrello Bianco, Coda di Volpe, Ginestra, Casavecchia e Biancolella. Così si possono assaporare vini bianchi, particolarmente rinomati in questa regione, ma anche rossi, spumanti, passiti e dolci … ce n’è di tante tipologie e per tutti i gusti!

La morfologia della regione e le zone dei vini campani

Questa regione del meridione italiano offre un panorama unico e molto eterogeneo per ricchezza di suoli, microclimi e vitigni. La zona montuosa appenninica occupa il 35% di tutto il territorio ed è formata dalle alture del Sannio, Cilento e Irpinia. La pianura, soltanto al 15%, collega le catene montuose alle coste tirreniche, le quali risultano quasi sempre alte e ripide e si spianano solo nei pressi dei golfi di Napoli, Salerno e a nord di Castel Volturno. Infine vi sono le tre piccole isole di Capri, Ischia e Procida, capolavori naturali e mete balneari e turistiche. Geologicamente la Campania è la terra dei vulcani perché ospita il più famoso complesso vulcanico europeo. Lava, fumi di cenere e colate magmatiche hanno nei secoli definito e disegnato i contorni dei paesaggi. L’attività vulcanica rappresenta oggi un fattore di rischio perché risulta ancora attiva/quiescente nei pressi di Napoli, con il grande Somma-Vesuvio e con il centro eruttivo dei Campi Flegrei, e sull’isola di Ischia. Anche il clima ha diviso la regione in aree differenti. Soffermiamoci sulla più importante, nobile e prestigiosa: l’Irpinia. L’areale più orientale della regione che si estende nell’entroterra della provincia di Avellino e che risente delle importanti escursioni termiche e del clima fresco, disegnando un paesaggio tipicamente montano. Qui nascono le più grandi eccellenze della regione, vini italiani, rinomati e ampiamente conosciuti: Greco, Fiano e Aglianico danno alla luce le blasonate Docg Taurasi, Greco di Tufo e Fiano di Avellino. Espressioni di pregevole potenza, classe e personalità, dal carattere nordico, che possiedono un grande potenziale d’invecchiamento.

Varietà e zone produttive

Il Taurasi, in primis, è considerato il “Barolo del Sud” per austerità e longevità ed è anche il più famoso e prestigioso rosso campano, diventato un pezzo di storia e orgoglio italiano, grazie a grandi nomi come Mastroberardino, cantina Caggiano, punto di riferimento per le grandi espressioni enologiche regionali e Feudi di San Gregorio che ne hanno lanciato il successo. In seconda battuta il Fiano di Avellino, tra le più blasonate e ricercate etichette bianche d’Italia, capace di raggiungere uno spettro olfattivo davvero ampio e complesso. Infine il Greco di Tufo: fresco, sulfureo, roccioso e davvero unico per gusto e profumi. Segue poi il Beneventano, nella parte più interna e collinare, dove le espressioni enologiche sono più solide e intense. In termini produttivi è la maggiore esponente della regione con diverse denominazioni, tra cui le più importanti sono le DOC Taburno e Sannio. Le altre zone si affacciano sul mare e quindi si avranno espressioni più marine, solari e mediterranee. Tra queste ci sono le zone della Costiera Sorrentina e Amalfitana, tra le più affascinanti di tutto il paesaggio, il Casertano al confine con il Lazio, la vasta zona meridionale del Cilento e le attraenti isole di Ischia e Capri con i loro vitigni autoctoni come Biancolella, Forastera e Piedirosso.

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