Il Fricandò è un vino bianco ricco e secco prodotto dalla lunga macerazione di uve Albana in anfore di terracotta. Ha un colore dorato e profumi di miele, fiori secchi e frutti autunnali maturi. Il gusto è succoso, saporito e molto lungo. Un vino secondo le antiche tradizioni.
Il Fricandò della cantina biodinamica Al di là del fiume è una delle più sorprendenti e interessanti interpretazioni del vitigno Albana. Si tratta di un vino bianco secco corposo e ricco di sostanza, prodotto con lunga macerazione sulle bucce in anfore di terracotta toscane. Lo scopo di Danila e Gabriele, proprietari della cantina e ideatori di un progetto agricolo educativo e sociale di ispirazione antroposofica, è quella di produrre vini come quelli che si bevevano una volta, prodotti con metodi molto tradizionali, senza uso di additivi enologici.
Il Fricandò nasce da uve Albana coltivate in un appezzamento di 0,4 ettari all’interno del Parco storico di Montesole a Marzabotto, secondo i principi dell’agricoltura biodinamica, senza uso di chimica. Il vitigno Albana, tradizionalmente coltivato sia in Romagna che nel territorio bolognese, è caratterizzato da un buccia molto spessa carica di aromi e di tannini nobili, per questo tradizionalmente veniva vinificato con macerazione sulle bucce, al fine di aumentare l’estrazione aromatica e produrre un vino bianco ricco e strutturato. L’enologo di Al di là del fiume, Adriano Zago, per valorizzare tutte la complessità aromatica tipica del vitigno opera una macerazione sulle bucce che può durare dalle due settimane ai tre mesi. La fermentazione avviene spontaneamente, senza inoculo di lieviti o aggiunta di additivi, in anfore toscane di terracotta. Per garantire una corretta conservabilità del vino è aggiunta solamente una dose minima di solforosa solo in fase di imbottigliamento.
Il Fricandò si presenta nel calice in una veste giallo dorata molto affascinante. Lo spettro olfattivo è ricco e molto ampio, con profumi di miele, fiori secchi, canditi e frutta autunnale matura, come nespole, cachi e mele gialle. Il sorso è avvolgente, succoso e strutturato, animato da una bella sapidità e una freschezza molto beverina. Il finale è molto lungo, contrassegnato da finissimi tannini e da note erbacee piacevolmente amarognole. Si tratta indubbiamente di un vino bianco anticonvenzionale e fuori dagli schemi che ricerca un contatto diretto con le antichissime tradizioni del territorio.
Giallo dorato carico
Ampio e intenso, di miele, scorza d'arancia, fiori secchi e frutta autunnale matura
Corposo, succoso e avvolgente, dotato di freschezza e sapidità, con lungo finale delicatamente erbaceo