L’Indigeno di Ancarani è un vino frizzante molto vivace, espressivo, energico e soprattutto salino, ottenuto dalla rifermentazione in bottiglia senza sboccatura. Ha una personalità rustica e campestre che richiama il succo d’uva, le erbe selvatiche e i lieviti di fermentazione. Regala un sorso brioso, immediato e molto rinfrescante. Vino fatto come una volta con metodi artigianali
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L’Indigeno della cantina Ancarani è un vino bianco frizzante delicato e molto beverino. La cantina, gestita da Rita Babini e Claudio Ancarani, si trova a Oriolo dei Fichi, in provincia di Faenza. Da sempre lavora prestando molta attenzione al concetto di sostenibilità ambientale, senza utilizzare coadiuvanti chimici e sistemici e cercando di limitare anche l’utilizzo di rame e di zolfo. Le uve provengono da dolci colline a circa 75 metri di altitudine ed esposte a ovest, allevate con il tradizionale metodo a guyot su terreni con suoli caratterizzati dalla presenza di argilla rossa e limo.
Il processo di vinificazione inizia, dopo che le uve sono state raccolte manualmente a fine agosto, con la diraspatura e pigiatura soffice dei grappoli. Successivamente il mosto viene fatto fermentare utilizzando esclusivamente lieviti indigeni e resta in affinamento sui propri lieviti in vasche di cemento per circa 2 mesi. Questo passaggio consente l’evoluzione della struttura e l’ottenimento di un illimpidimento naturale senza necessità di utilizzare filtrazioni. Al vino viene poi addizionato il mosto prelevato in vendemmia per svolgere la rifermentazione in bottiglia con presa di spuma, viene affinato sui leiviti, prima di essere commercializzato.
“Indigeno” Ancarani si presenta alla vista di un giallo paglierino tenue, leggermente torbido e velato come da tradizione. Al naso è rustico, con sentori di frutta gialla, erbe di campo, note iodate e di crosta di pane. In bocca è vivace, energico, di piacevole freschezza e mineralità che lo rendono rinfrescante. Si tratta di un bianco artigianale, espressione pura e sincera, rifermentato in bottiglia senza sboccatura così come da metodo ancestrale.
Giallo paglierino leggermente torbido e velato coma da tradizione
Espressivo, campestre e piacevolmente rustico, con note di succo d’uva, erbe selvatiche, iodio e lieviti
Vivace, energico e rinfrescante, di bella effervescenza e ricco di aromi sapidi e salini