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'Iscadoro' Casebianche 2021
Casebianche

'Iscadoro' Casebianche 2021

L'Iscadoro di Casebianche è un vino bianco ottenuto dall'assemblaggio di uve Malvasia, Fiano e Trebbiano che si caratterizza per una veste giallo paglierino con riflessi dorati ed esprime all'olfatto intensi profumi di erbe aromatiche, macchia mediterranea e frutta tropicale su uno sfondo leggermente speziato. Al sorso è ricco e di freschezza agrumata, elegante e dal finale aromatico persistente.

22,90 
Premi e riconoscimenti
87 Veronelli

Caratteristiche

Denominazione

Paestum IGT

Vitigni

Malvasia 40%, Fiano 30%, Trebbiano 30%

Gradazione alcolica

13 %

Formato

Bottiglia 75 cl

Vigneti

Vigne su suoli argillosi e calcarei di medio impasto

Vinificazione

Fermentazione spontanea con lieviti indigeni e macerazione di 6 giorni sulle bucce, il Fiano fermenta in tini di castagno mentre le altre varietà in acciaio

Affinamento

8 mesi sulle fecce fini, 70% in acciaio e 30% in botti di rovere e sei mesi in bottiglia

Filosofia produttiva

Biologici, Vignaioli Indipendenti, Senza solfiti aggiunti o minimi, Lieviti indigeni, Artigianali

Note addizionali

Contiene solfiti , bio da agricoltura Italia o EU , Codice Operatore nr. T1076

DESCRIZIONE DEL 'ISCADORO' CASEBIANCHE 2021

Il vino “Iscadoro” è un blend di uve, Fiano, Malvasia e Trebbiano, capace di raccontare con grande vividezza il contesto territoriale da cui nasce. Il Cilento respira infatti attraverso i sentori tipici della macchia mediterranea che facilmente si ritrovano al naso in quest’etichetta, in cui il contesto aromatico si fa molto avvolgente. Al palato poi è il mare a reclamare il giusto spazio, attraverso un sorso sapido tipico dei bianchi campani, di cui la cantina Casebianche si fa fedele portatrice.

“Iscadoro” è un vino che ha origine dall’unione di diversi vitigni a bacca bianca coltivati nei vigneti di proprietà della cantina Casebianche. Nello specifico troviamo Trebbiano, Malvasia e Fiano, presenti nel taglio finale con percentuali simili. Le viti di queste varietà crescono in terreni di medio impasto, caratterizzati dalla presenza di suoli argillosi e calcarei. Il mosto fermenta spontaneamente grazie alla presenza di lieviti autoctoni, macerando sulle bucce per sei giorni, con una differenza: il Fiano fermenta in tini di castagno, mentre Trebbiano e Malvasia vengono lavorati in acciaio. La fase di affinamento, della durata di 8 mesi, si svolge con una particolarità: il 70% della massa matura in acciaio, mentre la rimanente parte riposa in legno.

Il bianco campano “Iscadoro” si manifesta all’esame visivo con un colore paglierino, attraversato da leggeri lampi di una tonalità più tendente al dorato. La frutta, declinata soprattutto con toni tropicali e agrumati, si presenta al naso accompagnata anche da un corredo di erbe aromatiche, che liberano la forza della macchia mediterranea campana. In bocca è di buon corpo, con un sorso rotondo e puntuale, in cui si avverte sia una piacevole venatura fresca sia un gusto marino, dal sapore sapido. Un’etichetta che porta con gioia in tavola il proprio profilo meridionale, esaltandosi con le ricette a base di pesce cucinato con diverse preparazioni.

Colore

Giallo paglierino con riflessi dorati

Profumo

Frutta tropicale, rosmarino e agrumi con dettagli di macchia mediterranea

Gusto

Ricco e pieno, con freschezza agrumata e sapidità marina