La Malvasia di Schiopetto è un vino bianco aromatico, ricco e fresco, nato sui terreni di marne arenarie tipici del Collio. Sentori suadenti di albicocca, pesca, erbe aromatiche e miele si incrociano su un corpo cremoso e di buona intensità, contraddistinto da un'agile freschezza
La Malvasia di Schiopetto è uno dei grandi vini del Collio. La varietà di Malvasia coltivata in Friuli, detta anche istriana, si distingue all’interno della grande famiglia di questo antico vitigno d’origine greca, per il profilo ricco e intenso, ma meno aromatico e morbido rispetto alla Malvasia di Candia coltivata in altre regioni. Il bouquet esprime soprattutto aromi di frutta gialla matura e sentori di erbe aromatiche del territorio. Al palato è ampio e avvolgente, con bella persistenza e un finale fresco, che chiude su note sapide e minerali tipiche del terroir del Collio.
Il vino Malvasia nasce dalle vigne del Cru di Capriva, nucleo originario della tenuta Schiopetto, che gestisce vigneti anche nelle pregiate zone di Zegla, Pradis e Oleis. Il vitigno d’antica origine greca, è presente da secoli in terra friulana e fa ormai parte delle varietà storiche della regione. Le splendide esposizioni soleggiaste, protette dalle Alpi Giulie dai venti freddi del nord e mitigate dalle dolci brezze del vicino mar Adriatico si sono rivelate perfette per una lenta maturazione delle uve con aromi ricchi e intensi. I terreni di origine oecenica, caratterizzati dalla presenza di Flysh o “ponca” in friulano, derivanti da sedimentazioni di arenarie e calcari su antichi fondali marini, sono drenanti e ricchi di sostanza minerali. La vendemmia manuale avviene per solito nelle prime settimane di settembre. Le uve sono pressate in modo molto soffice e il mosto fiore è avviato alla fermentazione in vasche di acciaio inox a temperatura controllata di 16 °C, che dura circa 10-12 giorni. Il vino termina il suo percorso affinando sui lieviti per circa 8 mesi in acciaio e termina l’affinamento con 5 mesi in bottiglia.
Il bianco Malvasia, rappresenta un pezzo di storia della viticoltura friulana. L’antico vitigno greco, che prende il nome dal porto del Peloponneso Monemvasia, ha trovato nelle esposizioni soleggiate e sui terreni poveri del Collio, le condizioni ideali per produrre bianchi intensi e dal profilo mediterraneo. Il vino si presenta con un colore giallo dorato, luminoso e brillante. I profumi ricordano cenni floreali, aromi di frutta gialla matura, sentori di erbe spontanee della macchia mediterranea e sensazioni iodate. Al palato ha una buona struttura, è caldo, con frutto ricco e succoso, bel equilibrato dalla freschezza e da un finale decisamente salino.
Giallo dorato con riflessi luminosi
Sensazioni suadenti di frutta gialla, miele, camomilla, erbe aromatiche e menta
Dinamico, fresco, ricco e aromatico, attraversato da una pregevole vena sapida