Lo Sciacchetrà Anfora di Possa è un vino dolce e intenso, vinificato e affinato in anfore di terracotta. I grappoli vengono lasciati appassire per alcuni mesi sui graticci al fine di concentrare meglio gli zuccheri. Il risultato è un'espressione morbida, corposa e persistente, dai tavolgenti e complessi aromi di frutta matura, frutta secca e agrumi canditi. Vino fatto come una volta con metodi artigianali, Triple A
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L'Anfora di Possa è una poliedrica interpretazione di Sciacchetrà, mitologico vino dolce ligure. La cantina Possa nasce dal desiderio di Heydi di restituire alle Cinque Terre il vino che le ha rese così celebre, la cui tradizione è andata dimenticata per molti anni. Lo Sciacchetrà, prodotto di punta della cantina per rarità e difficoltà di condizioni di raccolta, oltre che per qualità straordinaria, è un nettare leggendario, elogiato già in passato da grandi scrittori come Petrarca, Boccaccio, Plinio, D'Annunzio. L'interpretazione della cantina Possa è una delle più emozionanti e fedeli al territorio, prodotta solo in circa 400 esemplari. Occorre non lasciarselo sfuggire.
Lo Sciacchetrà anfora di Possa proviene da un uvaggio di Bosco, Rossese Bianco ed altre varietà autoctone con vigne piantate su suoli di arenaria. La produzione di questo gioiello è estremamente complessa e faticosa, pertanto dopo una vendemmia manuale accuratissima le uve vengono fatte appassire su appositi graticci in modo da concentrare la parte zuccherina dell'uva. Un ulteriore selezione degli acini più integri precede la fermentazione che avviene spontaneamente in anfore di terracotta con una macerazione di circa un mese sulle bucce. L'affinamento avviene in anfora per circa 12 mesi.
Il vino Sciacchetrà riempie il calice con un ammaliante colore dorato orlato da riflessi ambrati. Emozionante dalla prima olfazione, esplode di albicocca matura, salsedine, mandorle caramellate, miele d'acacia. La sua capacità di restituire il territorio, a dispetto di una netta dolcezza, è commovente. Sorso strepitoso, difficilmente dimenticabile per come coniuga in maniera millimetrica dolce, fresco e salato in un assaggio travolgente. Bottiglia che spiega il perché della leggenda di questo passito. Unicum
Giallo dorato consistente
Di albicocca sciroppata, pesca, agrumi, frutta secca e miele
Corposo ed elegante, morbido e di piacevole freschezza e mineralità, lungo e persistente