Il Vecchie Vigne di Tenuta Sant'Antonio è un Soave che viene lasciato affinare per 6 mesi in tonneaux francesi, regalandoci un bouquet intenso che spazia da note floreali sino a richiami di pietra focaia e idrocarburi. Il sorso è sorretto da una bella sapidità e freschezza, con un buon corpo e un equilibrio che rende la beva davvero molto piacevole
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Il Soave “Vecchie Vigne” della Tenuta Sant’Antonio è un bianco di stampo tradizionalmente veneto, che rappresenta la selezione all’interno della qualità. Esso proviene infatti da un cru, un piccolo vigneto sul Monte Ceriani che ha un’età di oltre trent’anni. Si tratta quindi di vera e propria storia della zona del Soave che viene raccontata dalla cantina Sant’Antonio di proprietà dei fratelli Castagnedi. Guidati da una sincera e forte passione per il vino, nata tra i vigneti paterni, essi stanno volgendo sempre di più il loro lavoro verso un metodo quanto più vicino alla natura, che sappia rispettare e valorizzare al meglio l’ambiente. Si ricorre ad inerbimenti, utilizzo di compost vegetale, soluzioni naturali alle fitopatologie e vengono selezionati i lieviti da uve di produzione propria.
“Vecchie Vigne” è il Soave prodotto dalla cantina Tenuta Sant’Antonio, ottenuto da uva Garganega in purezza. La vendemmia avviene rigorosamente a mano. In seguito alla raccolta, le uve vengono sottoposte ad una macerazione a freddo. La fermentazione alcolica è eseguita in contenitori di acciaio inox a basse temperature per opera di lieviti selezionati dalla cantina stessa e nutriti con alimenti organici. In fase di vinificazione sono mantenute le fecce fini, le quali vengono rimesse periodicamente in sospensione tramite la tecnica del batonnage. L’affinamento avviene in tonneaux di rovere francese, dove il vino rimane per circa sei mesi. La pulizia dalle fecce fini viene effettuata solamente pochi giorni prima dell’imbottigliamento, così da arricchire massimamente il vino della propria personalità.
Il Tenuta Sant’Antonio Soave “Vecchie Vigne” ha un color giallo paglierino con qualche riflesso dorato. Pesche e albicocche in confettura, frutta secca ed una scia minerale di pietra focaia ne scandiscono il profumo. Il sorso è morbido e vellutato. Questo Soave evolve nel bicchiere e svela la sua identità ad ogni assaggio.
Giallo paglierino con riflessi dorati
Note di mandorla e pietra focaia, con un finale che vira su idrocarburi
Di media intensità e struttura, con un sorso fresco e sapido, di buon corpo ed equilibrato