"Umo" è un vino rosso di grande espressività che matura in acciaio al fine di mantenere integre tutte le caratteristiche dell'uva Nebbiolo, chiamata localmente Chiavennasca. Profumi di ciliegia, prugna, erbe aromatiche e cenni speziati si diffondo da una struttura fresca, precisa e leggermente tannica. Perfetto da bere con un piatto di pizzoccheri della tradizione valtellinese.
"Umo" è una splendida testimonianza del magico connubio tra il Nebbiolo e la Valtellina, vero e proprio succo di territorio. Un minuscolo fazzoletto di terra, inerpicato sul versante retico e coltivato nel massimo rispetto del territorio dalle sapienti mani di Giuseppe Guglielmo, in arte Beppe. Questa è in sintesi la realtà contadina di Boffalora, una di quelle che ha contribuito alla rinascita del vino artigianale valtellinese, per troppo tempo accantonato a favore di produzioni impersonali e di quantità. Certo, costa fatica vendemmiare tra i terrazzi e i suggestivi muretti, ma per Giuseppe la scelta è stata automatica e quasi ovvia, così come la decisione di rispettare la vigna e di proseguire con vinificazioni spontanee.
Il vino "Umo" è frutto di uve Nebbiolo in purezza provenienti da viti di età variabile. Migliaia di lavoro hanno permesso il recupero dei muretti, atti a contenere l'espansione dell'area boschiva adiacente alle vigne. In vigna non si utilizzano concimi, e l'uso di prodotti chimici è quasi nullo, se non quando strettamente necessario. La vendemmia, vista la conformazione del luogo, non può che essere "faticosamente" manuale con un'attenta cernita dei grappoli migliori. In cantina si prosegue con pochi semplici gesti, vinificazioni che avvengono solo tramite l'intervento dei lieviti indigeni e l'affinamento che, nel caso dell'Umo, avviene in acciaio per preservare la sua spettacolare esuberanza giovanile.
L'Umo irrora il calice con il tipico colore del Nebbiolo, ovvero un fascinoso granato trasparente. Vino base che di base ha ben poco, sventaglia da subito prugna e terra, con una componente salina che sembra essere percettibile già al naso. Un quadro di grande freschezza, gioviale ma allo stesso tempo sempre composto, mai volgare. Sorso trainato da una freschezza impetuosa, stupenda sintesi di balsamicità e agrumi, circondato da una materia percettibile che lo rende elegante e completo. Un vino quotidiano del cuore, da spendere su numerose preparazioni gastronomiche tra cui arrosti succulenti e primi piatti conditi con sughi delicati.
Rosso rubino
Note di viola, prugna, ciliegia ed erbe di montagna
Fresco, equilibrato, succoso e dal tannino elegante