Il Viognier “Rapè” della cantina Dario di Vaira è un bianco intenso e di gran corpo, che nasce dall'incontro tra una delle grandi varietà bianche francesi e il territorio di Bolgheri. Un tratto distintivo dei vini Viognier è la tipica aromaticità minerale, con cenni di sale e pietra, che si sviluppa solo grazie a terroir ideali come quello della costiera toscana. L’attacco al naso colpisce per la fragranza dei sentori floreali e si sviluppa in cenni di vaniglia. Un bianco caldo e invitante, di corpo ma ben bilanciato
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Il produttore Dario di Vaira presenta il Viognier ‘Rapè’, un vino bianco caratterizzato da un’invitante profilo aromatico floreale e minerale. Il Viognier è uno dei vitigni internazionali a bacca bianca che meglio si è adattato al territorio vitivinicolo di Bolgheri, fornendo nel corso del tempo risultati sempre più incoraggianti. Allo scopo di esaltare le qualità del vitigno, per l’invecchiamento Dario adotta in parte botti di rovere ungherese, tipologia di rovere più delicato rispetto a quello francese, per questo ideale per i vini bianchi.
Dario di Vaira ‘Rapè’ Viognier è un’espressione in purezza dell’omonimo vitigno coltivato su terreni di medio impasto ad alto contenuto di scheletro. Una volta raggiunto lo stadio di maturazione ideale, solitamente tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, si procede con la raccolta manuale delle uve, seguita da una notte di sosta in ambiente freddo per abbattere la temperatura e quindi da 6 ore di criomacerazione pre-fermentativa. La fermentazione alcolica si realizza a temperatura controllata per l’80% della massa in vasche di acciaio inox e per il restante 20% in barrique di rovere ungherese. La successiva fase di maturazione avviene sui lieviti per 4 mesi, per il 40% della massa in rovere ungherese e per la restante parte in acciaio, sempre a temperatura controllata e con batonnage ogni 10 giorni.
Alla vista, il Viognier ‘Rapè’ di Dario di Vaira rivela una tonalità giallo paglierino tendente al dorato. L’olfatto si distende su intriganti sentori aromatici di pesca, albicocca e fiori bianchi, alternati a cenni speziati e a note minerali di sale e pietra. Assaggio morbido e corposo, supportato da ottima freschezza e marcata vena sapido-minerale. Come la maggior parte dei Viognier, anche il ‘Rapè’ di Dario di Vaira si presta a essere bevuto giovane, magari in abbinamento a risotti cremosi.
Giallo paglierino con riflessi dorati
Biancospino, pesca, scorza di limone, cenni di salsedine e vaniglia
Caldo e sapido, morbido, di corpo ma scorrevole