L’Arcaica di Paolo Francesconi è un vino bianco complesso e molto saporito macerato sulle bucce per circa 3 mesi. Espressione integra, ricca e fortemente tradizionale del vitigno bianco romagnolo, conquista i sensi con i profumi di agrumi, frutta tropicale, spezie orientali ed erbe balsamiche e con un gusto fresco, succoso, salino e leggermente tannico.
L’Arcaica di Paolo Francesconi è un vino bianco complesso, saporito e articolato che esprime, già a partire dal suo nome-attributo, il lato più integrale, profondo e tradizionale dell’uva. Un “recupero archeologico” compiuto da un vignaiolo artigiano attraverso un’agricoltura biologica ispirata ai principi biodinamici, una vinificazione spontanea con lieviti indigeni e una macerazione sulle bucce di quasi 3 mesi. Viene prodotto in pochi esemplari ogni anno ma è stato capace, sin dalla sua prima uscita in commercio nel 2010, di imporsi come una delle più memorabili espressioni di vino bianco secco macerato sulle bucce e prodotto con metodi artigianali.
L’Arcaica è il frutto del lavoro di Paolo Francesco, vignaiolo con pochi ettari di vigneto situati sulle prime colline di Faenza, costituiti da terreni argillosi e limosi, su cui un tempo scorreva il fiume Lamone. Le uve qui raccolte vengono pigiate in cantina e il mosto lasciato fermentare spontaneamente con lieviti indigeni e sottoposto a macerazione sulle bucce per circa 90 giorni. Tutte le operazioni di vinificazioni avvengono in vasche d’acciaio, prima di essere sottoposto ad una leggerissima filtrazione e poi imbottigliato.
Nel vino bianco Arcaica l’irruenta e calda personalità dell’uva sembra comprendere anche una speziatura orientale e bizantina, in un fascino antico che unisce le screziature dei mosaici ravennati ai colori del mare e della pineta. Si presenta in un colore giallo dorato, con sfumature ramate che tendono velocemente all’ambrato. Il profilo olfattivo presenta, in primo piano, una successione di agrumi, frutta gialla esotica, uvetta passa ed erbe aromatiche, a cui si accoda una paziente, lenta e delicata teoria di erbette balsamiche, liquirizia, fiori secchi, anice e leggere spezie orientali. Il sorso è succoso e freschissimo, di energica spinta agrumata e dalla sapidità quasi salina, con sottili e piacevoli tannini in chiusura, dovuti alla macerazione delle spesse bucce del vitigno. L’animo più autentico e arcaico dell’Albana si presenta così, senza fronzoli o elucubrazioni, in un’esperienza gustativa dotata di nerbo e solidità, rivelando anche una forte vocazione gastronomica che le permette di accostarsi meravigliosamente sia a saporiti piatti di pesce che a salumi o carni bianche.
Giallo dorato luminoso con sfumature ramate
Ampio, delicato e complesso, di agrumi, frutta gialla tropicale, spezie orientali, erbe aromatiche e balsamiche
Ricco, succoso, molto fresco e sapido, quasi salino, dotato di una finissima trama tannica