Regione | Toscana (Italia) |
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Anno fondazione | 1981 |
Ettari vitati | 80 |
Produzione annuale | 530.000 bt |
Indirizzo | Brancaia, Localita' Poppi, 42/B - 53017 Radda in Chianti (SI) |
Enologo | Barbara Widmer, Carlo Ferrini |
La cantina Brancaia è un’importante realtà toscana, che da oltre 40 anni produce grandi vini nell’area del Chianti e della Maremma. Nel 1981, Brigitte e Bruno Widmer hanno acquistato la proprietà con il desiderio di farne un’eccellenza del territorio. Il timone della cantina è oggi nelle mani di Barbara Widmer, che dopo gli studi in enologia, gestisce tutte le attività della tenuta coordinando un team di fidati collaboratori. La filosofia non è mai cambiata. Fin dalla fondazione, l’unico obiettivo è stato cercare di ottenere la massima qualità senza compromessi. La produzione si è sempre ispirata alle tradizioni del territorio, con una particolare attenzione al tema della sostenibilità. Dalla gestione della vigna alle scelte in cantina, si sono sempre cercate le soluzioni che potessero garantire di operare in armonia con l’ambiente naturale.
Brancaia possiede vigneti in varie zone della Toscana. La proprietà e divisa in tre Tenute: due situate nell’area del Chianti Classico e una in Maremma. Il podere di Castellina si trova a un’altitudine di 200-250 metri sul livello del mare, con esposizione rivolta a sud e sud-ovest, su terreni composti da argille, sabbie e limo, adatti a Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc. I vigneti di Radda si trovano in una delle zone più alte del Chianti, a circa 400 metri sul livello del mare, su suoli poveri e molto pietrosi, che donano al Sangiovese e al Merlot una straordinaria finezza e freschezza espressiva. Infine, la tenuta in Maremma si trova lungo la costa, nel territorio comunale di Grosseto. Il clima tipicamente mediterraneo, mitigato dalle brezze marine e i suoli sabbiosi e argillosi, sono perfetti, oltre che per il Sangiovese anche per i principali vitigni internazionali: Cabernet Sauvignon, Petit Verdot, Merlot, Cabernet Franc e Viognier.
In campagna si seguono i principi dell’agricoltura biologica, nel rispetto della natura e della biodiversità, in modo d’avere piante naturalmente resistenti, che producono uve sane e genuine. Grazie a un’accurata analisi dei suoli, sono stati selezionati i cloni e i portainnesti più adatti, in modo ottenere il meglio da ogni vitigno. Il tema della sostenibilità non riguarda solo la campagna, ma anche le pratiche di cantina, con la scelta di un’enologia leggera e poco invasiva, basata su fermentazioni spontanee e lieviti indigeni. Tutta l’azienda è ispirata a principi di sostenibilità, con utilizzo di energia rinnovabile prodotta con impianti fotovoltaici.