Regione | Bordeaux (Francia) |
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Anno fondazione | XII secolo |
Ettari vitati | 35 |
Indirizzo | Château Durfort-Vivens, 3 Rue du General de Gaulle, 33460 Margaux-Cantenac, Francia |
Lo Château Durfort-Vivens si trova nella celebre zona di Margaux del distretto dell'Haut-Médoc, terra natia di vini rossi morbidi e avvolgenti, apprezzati in tutto il mondo. Il castello, storica ed elegante proprietà della zona, è appartenuto alla famiglia Durfort de Duras dal dodicesimo secolo al 1824, quando viene acquistato dalla famiglia Vivens: da qui il nome della cantina. Nel 1937 la tenuta è stata acquistata dalla società proprietaria dello Château Margaux, posseduto in passato dalla stessa famiglia Durfort, e nel 1961 Lucien Lurton, uno dei principali azionisti della società e grande appassionato di vino, decide di dare nuova vita ai campi vitati del castello, dedicandosi a pratiche vitivinicole nel rispetto della natura e del territorio.
Ha così inizio una nuova era per il vino dello Château Durfort-Vivens, le cui qualità erano già state riconosciute alla metà del diciannovesimo secolo, quando ottenne un’ottima posizione nella Classificazione ufficiale dei vini di Bordeaux del 1855, voluta dall’imperatore Napoleone III. Anche Thomas Jefferson, ambasciatore americano in Francia e terzo presidente degli Stati Uniti, lo cita nei suoi diari di viaggio come uno dei Bordeaux più buoni e pregiati.
Oggi i Bordeaux dello Château Dufort-Vivens non sono da meno. Etichette di altissimo livello provenienti da appezzamenti di terreno siti nei comuni di Margaux, Cantenac e Soussan, su terreni costituiti in maggioranza da ghiaia e sabbia. I vitigni principali sono il Cabernet Sauvignon, il Merlot e il Cabernet Franc che trovano nei vini della cantina un’espressione vivace ed elegante. Le vigne sono trattate a mano, prestando attenzione al ciclo vegetativo naturale della pianta, e i processi di vinificazione e affinamento sono precisi e frutto di mani esperte: la cantina segue e rispetta le caratteristiche delle diverse annate, fa uso di barrique di prima qualità e sceglie di affinare alcuni vini in anfora. Il risultato sono vini profondi e sofisticati, dai tannini fini e ben integrati che raccontano la storia di una cantina che ha saputo resistere ai colpi del tempo e che non ha paura di reinventarsi nel segno della sostenibilità e dell’innovazione.