Regione | Emilia Romagna (Italia) |
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Anno fondazione | 2015 |
Ettari vitati | 4.8 |
Produzione annuale | 28.000 bt |
Indirizzo | Via Lucchina - 47016, Fiumana di Predappio (FC) |
Chiara Condello è una giovane produttrice che si è imposta nel panorama del vino italiano grazie a un meticoloso lavoro artigianale, che le ha permesso di realizzare vini d’eccellente livello qualitativo, capaci di interpretare in modo schietto e autentico il territorio. La tenuta si trova a Fiumana di Predappio, nelle terre di Romagna, in una zona da sempre famosa per i suoi vini rossi a base di Sangiovese, il vitigno più diffuso e storicamente coltivato in questa zona. Proprio l’amore per quest’uva e per la sua terra, ha spinto Chiara a intraprendere l’avventura della viticoltura con il desiderio di dare valore e far conoscere il carattere delle colline di Predappio, da secoli culla del vitigno.
L’idea di base era di produrre vini capaci di tornare a parlare del luogo di produzione in modo diretto ed immediato. Vini in grado di riallacciarsi alle più antiche tradizioni tramandate di generazione in generazione, ma interpretati in modo rivoluzionario rispetto a una deriva che ha condotto a una certa standardizzazione del gusto del vino in tutto il mondo. Per realizzare il suo progetto, era chiaro fin dall’inizio che bisognava tornare alla centralità della vigna, alla simbiosi tra vite e suolo, cercando di preservare ed esaltare questo binomio e di interferire il meno possibile, in modo che il Sangiovese potesse esprimere tutto il suo potenziale.
Per le sue vigne, Chiara ha scelto un piccolo appezzamento situato ai margini di un’ampia zona boschiva, che garantisce una ricca biodiversità e un clima più fresco. I vigneti si trovano un’altitudine compresa tra i 150 e i 300 metri sul livello del mare. I suoli sono di antica origine marina e sono composti da terre povere, di matrice calcareo-argillosa, con componenti tufacee e di arenarie, conosciute localmente con il nome di “spugnone”. Drenanti e capaci di trattenere l’acqua in profondità, consentono alla vite di affrontare anche periodi caldi e siccitosi senza soffrire di stress idrico. La filosofia produttiva ha sposato da subito i principi dell’agricoltura biologica con lavorazioni manuali in vigna e pratiche di cantina ridotte al minimo necessario, per far esprimere il potenziale delle uve in modo fedele alle caratteristiche varietali e al terroir.