Clandestin

Champagne Clandestin è una Maison che rappresenta una perfetta sintesi tra due grandi territori francesi del vino: la Borgogna e la Champagne.  Il fondatore, Benoît Doussot, ha infatti creato quest’originale e interessante realtà cercando di unire le migliori caratteristiche della sua terra natale con quella della sua regione d’adozione. Un progetto ambizioso, che nasce dall’incontro tra Bonoît e Bertrand Gautherot, proprietario di Vouette & Sorbeé, che aveva alcuni vigneti in Côte des Bar  non utilizzati per realizzare le cuvée della prestigiosa Maison. Due differenti culture, unite però dalla grande conoscenza del mondo del vino e dal desiderio di puntare solo all’eccellenza, attraverso l’espressione autentica del terroir.

Il territorio della Champagne comprende differenti aree: Montagne de Reims, Vallée de la Marne, Côte des Blancs e Côte des Bar. Si trova al limite settentrionale della coltivazione della vite a una latitudine compresa tra i 48° e il 49,5°. Il clima è influenzato da un doppio regime, continentale e oceanico. Il carattere continentale si esprime con stagioni ben definite, con un’alternanza di inverni freddi e estati calde. L’influsso oceanico, invece, garantisce una buona piovosità e brezze miti, che ne addolciscono il clima.  I terreni sono di natura prevalentemente calcarea, generati da sedimentazioni in fondali marini. La loro composizione varia da zona a zona, con presenza di calcare e gesso affiorante in Côte des Blancs, di profondi banchi di gesso a Reims e di terreni misti di calcare, limo e argille nella Vallée de la Marne. La tenuta Champagne Clandestin si trova nella zona della Côte des Bar, la più a sud della regione della Champagne, caratterizzata da un clima più dolce e da terreni composti da marne calcareo-argillose, più simili ai suoli della Borgogna e particolarmente adatti alla coltivazione del Pinot Noir.

La proprietà può contare su parcelle di alto pregio, che fino ad allora non erano state sufficientemente valorizzate, per la loro esposizione considerata non ottimale. Il nome scelto per la Maison deriva proprio dalla consuetudine di ritenere questi appezzamenti poco vocati, quasi “clandestini” all’interno di un parco di vigneti con meravigliose esposizioni rivolte a sud-est. Tuttavia, si tratta di vecchie vigne che producono naturalmente pochi grappoli per pianta con una notevole concentrazione e intensità aromatica. La gestione agronomica, improntata ai principi dell’agricoltura biologica certificata Ecocert, consente di ottenere uve sane e genuine. Le vinificazioni si svolgono utilizzando solo lieviti indigeni, con affinamenti in botti di rovere. Gli Champagne non vengono filtrati e sono imbottigliati senza dosaggio.