Regione | Emilia Romagna (Italia) |
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Anno fondazione | 1935 |
Ettari vitati | 10 |
Produzione annuale | 25.000 bt |
Indirizzo | Località Monterosso, 8 - Castell'arquato (PC) |
Enologo | Massimiliano Croci |
Massimiliano Croci è l’anima della piccola realtà viticola Croci, cantina dei Colli Piacentini che fonda la propria filosofia produttiva su valori quali la genuinità e la territorialità. Assieme al fratello Giuseppe, Massimiliano alimenta una tradizione famigliare quasi centenaria, avviata dal nonno Giuseppe, agricoltore figlio di agricoltori. Egli si trasferì nel 1935 sulla collina di Monterosso, che domina il borgo di Castell’Arquato, iniziando a ristrutturare un podere a indirizzo multi-funzionale che disponeva di una stalla e di campi di foraggio, attività che affiancavano la coltivazione dell’uva. Nei decenni che seguirono i 9 figli di Giuseppe emigrarono, alcuni in Argentina altri a Londra, tutti tranne Ermano, padre di Massimiliano e Giuseppe, che restò ad aiutare i genitori. Negli anni ’70 la tenuta produceva vino sfuso da vendere a privati e osterie mentre nel 1980 Ermano, incoraggiato dalla moglie Silvana, etichettò le prime bottiglie seguendo sempre la tradizione emiliana dei rifermentati in bottiglia, senza mai cedere all’avvento dell’autoclave. Oggi la stalla non c’è più ma restano le vigne e i campi e da questi ultimi Massimiliano produce una farina di alta qualità.
A un’altitudine di 250 metri sul livello del mare, su terreni argillosi e sabbiosi di origine pliocenica, la tenuta a conduzione famigliare Croci alleva i vitigni della tradizione dei Colli Piacentini, vale a dire Barbera, Croatina, Malvasia di Candia Aromatica, Trebbiano, Ortrugo e Moscato, oltre alle varietà di origine francese Sauvignon Blanc e Marsanne. La prima fermentazione si realizza in maniera spontanea in vasche di acciaio o di cemento, con macerazione sulle bucce anche per le uve bianche. Per le rifermentazioni i Croci utilizzano, come da tradizione emiliana, la tecnica del Metodo Ancestrale, che consiste nell’imbottigliare il mosto-vino con ancora una parte di zuccheri residui, in modo tale che in primavera, quando le temperature salgono nuovamente, i lieviti indigeni trasformano gli zuccheri all’interno della bottiglia producendo un’effervescenza naturale. Fa eccezione lo Spumante Pas Dosé ‘Alfiere’, elaborato attraverso la tecnica del Metodo Classico.
La produzione vinicola della cantina Croci è dunque incentrata sui rifermentati in bottiglia, espressioni ancestrali del territorio dei Colli Piacentini. Si tratta di etichette dalla personalità schietta e diretta, caratterizzate da una scorrevolezza quasi pericolosa!
"Le scelte agricole e le vinificazioni sono tutte nella direzione artigianale della filosofia 'naturale' e i risultati sono sempre più interessanti"