Regione | Friuli Venezia Giulia (Italia) |
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Anno fondazione | 1994 |
Ettari vitati | 10 |
Produzione annuale | 25.000 bt |
Indirizzo | Località Valerisce, 6A - 34070 San Floriano del Collio (GO) |
Enologo | Franco Terpin |
Franco Terpin è un uomo importante. Quinto di sei fratelli si presenta con un aspetto imponente: schietto e diretto, aperto al dialogo e pronto allo scherzo, attraverso i segni che porta sulle mani esprime in maniera orgogliosa la sua laboriosa appartenenza alla terra d’origine. La passione per la viticoltura deriva da una tradizione familiare che risale agli anni Settanta. Sarà però solo agli inizi degli anni Novanta che il padre di Franco decide di dare avvio all’avventura delle vinificazioni in proprio e dell’imbottigliamento sotto il nome della propria azienda. È il momento in cui cambia la sua percezione dell’ambiente e della sensibilità del vignaiolo, iniziando ad allontanarsi dall’uso della chimica. Qualità e cura dei vini divengono il nuovo mantra da perseguire, distanziandosi dal mero discorso quantitativo richiesto dal mercato: e imprescindibile emerge la necessità di dedicarsi alla cura delle viti e delle uve, riconosciute come il vero patrimonio che lega le etichette alla terra. L’attività a carattere familiare coinvolge la moglie Daniela e le due figlie, Sara e Valentina.
Franco Terpin risiede in località Valerisce, nel comune di San Floriano del Collio, un territorio disegnato da movimentati pendii, incastrati fra la valle del fiume Isonzo e il confine sloveno che dista non più di pochi passi. Sulle alture del monte Calvario, alle modeste quote che sfiorano i 200 metri di altitudine, il vigneto si estende su una superficie di circa 10 ettari ed è popolato dalle varietà emblematica della zona: Ribolla Gialla, Pinot Grigio e il Friulano, che per le note vicende burocratiche ha dovuto cambiare il suo originario nome di Tocai e viene ora etichettato, non senza una certa ironia, Jakot. Completano il quadro alcuni internazionali che sono ormai di casa in questo angolo di Venezia Giulia: Chardonnay e Sauvignon Blanc, Merlot e Cabernet Sauvignon. La terra rappresenta la vera peculiarità della regione: stratificazione di marne, arenarie e argille di epoca eocenica, localmente indicata come ponka e così intimamente connessa al carattere dei vini che ne derivano. Il lavoro in campo si svolge seguendo il naturale andamento delle stagioni, senza nessun tipo di forzatura e senza nessun utilizzo di prodotti di sintesi.
In cantina, Franco Terpin persegue sempre l’idea di una vinificazione a contatto con le bucce, anche per quanto riguarda i bianchi, e fermentazioni condotte dai soli lieviti indigeni. Tre sono le linee realizzate, etichette ben distinte graficamente che esprimono diversi gradi di complessità: il fiore all’occhiello è rappresentato dal cru Sialis, un micro vigneto di 70 anni da cui si origina il Pinot Grigio rosato. A seguire troviamo la gamma Terpin, composta di creazioni monovarietali e infine Quinto Quarto, intesi come i vini più immediati, frutto di assemblaggi come di vinificazioni in purezza.