La Palazzola

Situata a Stroncone, pochi chilometri di distanza dalla città di Terni, la realtà viticola umbra La Palazzola si è affermata per l’audace ed eclettica originalità della sua produzione. La cantina, specializzata nell’elaborazione di spumanti Metodo Classico oltre che di vini fermi, è guidata da Stefano Grilli, un vero amante della sperimentazione che rinunciò alla propria carriera da ingegnere per intraprendere una nuova avventura, avviando questo bellissimo progetto enoico con la collaborazione del celebre enologo Riccardo Cotarella. Il nome La Palazzola deriva dall’omonima collina nei pressi della cantina, su cui si ergono le rovine di un’antica torre medioevale.

La piattaforma varietale della tenuta La Palazzola, distribuita su 28 ettari di vigneti, è assolutamente originale, comprendente una vasta combinazione di varietà autoctone e alloctone quali Sangiovese, Pinot Nero, Chardonnay, Riesling Renano, Verdello, Ciliegiolo, Trebbiano, Malvasia, Vermentino, Traminer Aromatico, Sauvignon Blanc, Syrah, Cabernet Sauvignon e Merlot. Le vigne, condotte a regime biologico, beneficiano dell’altitudine di 300 metri sul livello del mare e della matrice argillosa dei suoli, altresì ricchi di scheletro. Da amante della sperimentazione, per i processi di fermentazione e maturazione Stefano Grilli adotta un’ampia tipologia di contenitori vinari, come le anfore di terracotta, le botti di legno e le vasche di acciaio inox. Invece, la presa di spuma per le bollicine avviene in bottiglia attraverso una tecnica a metà strada tra il Metodo Ancestrale e il Metodo Classico, interrompendo la prima fermentazione tramite abbassamento di temperatura per poi riprenderla in bottiglia, senza quindi aggiunte di zuccheri esogeni e con gli affinamenti sui lieviti in vetro che si protraggono a lungo. Infine, nel caso del Vin Santo Occhio di Pernice Amelia il prolungato invecchiamento avviene in piccoli caratelli sigillati lasciati scolmi, come da tradizione.

La produzione della cantina La Palazzola abbraccia una variegata gamma di stili e tipologie, con bianchi, rossi, vini da dessert e spumanti pluripremiati dalla critica del settore. Ciò che colpisce di più è comunque la qualità e unicità delle ultime due categorie, le bollicine e i vini passiti, con etichette che hanno consacrato la realtà di Stefano Grilli.