Regione | Piemonte (Italia) |
---|---|
Anno fondazione | 1985 |
Ettari vitati | 20 |
Produzione annuale | 130.000 bt |
Indirizzo | Piazza Alfieri, 28 - 14010 San Martino Alfieri (AT) |
Enologo | Mario Olivero |
La tenuta Marchesi Alfieri si trova nella zona collinare di San Martino Alfieri, in provincia di Asti. Si tratta di una storica realtà del vino piemontese, che da oltre tre secoli tramanda le tradizioni e la cultura del territorio. Le sue origini risalgono al 1696, quando Carlo Emanuele I di Savoia concede a Urbano Alfieri il feudo di San Martino. All’interno della proprietà verranno edificati un castello con un parco e una cantina. Verso la metà dell’Ottocento, viene dato un impulso decisivo alla viticoltura e al rinnovamento dei vigneti, anche con l’introduzione in Piemonte della coltivazione del Pinot Noir. Negli anni ’90 vengono prodotte le prime bottiglie della cantina Marchesi Alfieri e negli anni successivi cresce in particolare l’attenzione in vigna, con l’obiettivo di abbassare le rese ed avere uve più ricche e intense.
Il nuovo corso nella conduzione agronomica porta la cantina a migliorare il livello qualitativo dei vini, tanto da ottenere il riconoscimento dei Tre Bicchieri da parte del Gambero Rosso nel 1999 con la Barbera d’Asti Superiore DOCG Alfiera. Negli anni seguenti saranno piantate anche le prime vigne di Nebbiolo sulla collina Quaglia e cominceranno i primi esperimenti per produrre anche un Metodo Classico Blanc de Noirs con Pinot Nero. Oggi la tenuta continua a produrre grandi vini nel segno della tradizione del passato, grazie a un parco vigne di assoluto rispetto. La tenuta si estende complessivamente su una superficie di 20 ettari suddivisi in numerose parcelle che occupano i versanti di quattro colline, che da sempre fanno parte delle proprietà terriere della famiglia.
La collina Sansoero rappresenta il nucleo storico ed è caratterizzata da terreni ricchi di argille e sabbie, particolarmente adatti ad ospitare le vigne di Barbera, Grignolino, Nebbiolo e Pinot Nero. La collina Quaglia, invece, presenta suoli composti da sabbie, limo e argilla, molto vocati per la Barbera il Nebbiolo e il Pinot Nero, coltivato per realizzare il Metodo Classico. La collina della Calandrina è la culla della Barbera, che grazie a un’esposizione est, nord-est e a terreni di sabbie e argille bianche, si esprime su ottimi livelli qualitativi. Infine, la Vigna del Castello presenta dei suoli bianchi composti da calcare e sabbie su cui nasce la Barbera d’Asti DOCG La Tota.