Regione | Piemonte (Italia) |
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Anno fondazione | 1965 |
Ettari vitati | 35 |
Produzione annuale | 350.000 bt |
Indirizzo | Cantina Renato Ratti, Frazione Annunziata, 7 - 12064 La Morra (CN) |
Enologo | Pietro Ratti |
Renato Ratti, un nome celebre e rinomato in Langa, sin dal 1965 quando il fondatore, che dà il nome alla cantina, acquistò il primo appezzamento di vigna, di circa 7.000 metri quadri, nella storica zona di Marcenasco, in frazione Annunziata nel prestigioso comune di La Morra. Il primo Barolo Marcenasco esclusivamente prodotto da uve provenienti da singolo vigneto. Negli stessi anni entra in famiglia il nipote di Renato, Massimo Martinelli, anch’egli enologo, con cui si intraprende un percorso di studio e ricerca mirato alla messa a punto di una tecnica di vinificazione ad hoc per le etichette di casa. L’idea portata avanti con orgoglio dalla famiglia Ratti è quella di lasciar evolvere i Barolo per lungo tempo in bottiglia, anziché puntare tutto sulle diverse tipologie di legni da invecchiamento. Un’arte innovativa e coraggiosa per l’epoca che ha dato vita a interpretazioni sempre più ricche, ricercate e di fine longevità. Gli anni Ottanta rappresentano per Renato Ratti un indiscutibilmente periodo d’oro: viene nominato presidente del Consorzio del Barolo e direttore del Consorzio d’Asti, impegnandosi personalmente nella stesura dei rispettivi disciplinari di produzione. Con lui la possibilità di individuare la sottozona e l’obbligatorietà di indicare l’annata in etichetta, diventano dei punti cardinali in materia di etichettatura dei grandi vini di Langa. Con la stesura della carta delle sottozone storiche del Barolo e del Barbaresco diventa il punto di riferimento storico per eccellenza dentro e fuori i confini delle Langhe e la sua fama giunge fino ai giorni nostri. Una personalità di spicco che ha animato per una vita la sua realtà vitivinicola, lasciando in eredità al figlio Pietro i grandi progetti di ampliamento e ristrutturazione sia della cantina che dei vigneti.
La cantina Renato Ratti conta oggi 38 ettari di proprietà, distribuiti tra La Morra, Mango e Costigliole d’Asti, caratterizzati da vitigni, microclimi e terreni molto diversi tra loro, ma pur sempre coltivati con un egual rispetto e cura. Dal 2002 si inaugurano i lavori della nuova cantina dotata di maggiore spazio per l’ingresso di nuove botti e barrique e una meravigliosa sala degustazione con vista panoramica su sua maestà le Langhe. Eleganza, morbidezza e longevità: la saggezza enologica di Renato Ratti si rinnova in ogni calice.